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Gas Russia, Putin: "Pagamento in rubli, entro 31 marzo attuare misure"

Lo riferisce il Cremlino, la misura rivolta alle forniture per i 'Paesi ostili'. Habeck: "No da Paesi G7, richiesta inaccettabile"

Afp
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28 marzo 2022 | 09.48
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Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo, alla Banca Centrale e a Gazprom di attuare entro il 31 marzo le disposizioni che prevedono l'uso del rublo per i pagamenti delle forniture di gas ai "Paesi ostili". Lo ha riferito il Cremlino.

La definizione di 'Paesi ostili' riguarda quei paesi che hanno adottato sanzioni verso la Russia per la guerra con l'Ucraina. Secondo il presidente russo, riferiva nei giorni scorsi il sito di Kommersant, fornire merci russe all'Ue e agli Stati Uniti e ricevere pagamenti in dollari ed euro "non ha alcun senso per noi". Dopo la notizia, il rublo ha recuperato valore alla Borsa di Mosca. La Russia, ha detto Putin, continuerà a fornire gas "in base ai volumi e secondo i principi di tariffazione conclusi nei contratti".

PESKOV: "SU FORNITURE GAS A EUROPA NIENTE BENEFICENZA" - Se l'Europa dovesse rifiutarsi di pagare in rubli, l'unica certezza è che la Russia non le fornirà gratis il suo gas. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dopo la richiesta di Putin. Il portavoce del Cremlino, riporta la Tass, non si è sbottonato su quali provvedimenti potrebbe prendere Mosca se i cosiddetti "Paesi ostili" non dovessero pagare in valuta russa, osservando che questi "problemi dovrebbero essere risolti man mano che si sviluppano". "Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione", ha dichiarato Peskov.

HABECK: "PAESI G7 RIFIUTANO, RICHIESTA INACCETTABILE" - "Le principali economie mondiali rifiutano le richieste russe di pagare in rubli il gas importato". Ad affermarlo è il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck parlando dopo un incontro online con i ministri dell'Energia del G7, da lui presieduto. Habeck ha affermato che i ministri hanno convenuto che le richieste di pagamento in rubli erano "una chiara e unilaterale violazione dei contratti esistenti". I contratti che erano stati conclusi continuavano ad essere applicati, ha detto. "Ciò significa che il pagamento in rubli non è accettabile", ha detto.

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