Notizie di social russi e ucraini parlavano di esplosioni nella notte nel porto di Feodosia
Un attacco ucraino contro la Crimea è stato respinto dai russi, che rivendicano di aver intercettato e distrutto 38 droni ucraini in volo sulla penisola. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, dopo notizie di social media russi e ucraini che parlavano di esplosioni nella notte nel porto di Feodosia.
Nel frattempo è salito ancora il bilancio delle vittime dell'attacco russo di Odessa arrivato a dieci morti, incluse una donna con il suo bambino di pochi mesi. I loro corpi sono stati estratti dalle macerie di un palazzo, ha reso noto il governatore, Oleh Kiper. Sono tre i bambini uccisi nel raid con droni all'alba di sabato: ci sono Mark di tre anni e Timofey, di soli 4 mesi, trovato accanto a corpo della madre. Le altre vittime sono tre uomini di 35, 40 e 54 anni, due donne di 73 e 31 anni. Dell'ultima donna trovata non si conosce l'età.
"Quando un neonato viene ucciso è una crudeltà oltre l'umano. Non dovrebbe avvenire in nessun luogo", ha commentato su X la first lady Olena Zelenska, in un post dedicato al piccolo Timofey. "Due bambini sono stati uccisi a Odessa", ha scritto su X il presidente Volodymyr Zelensky- "il mondo sa quale deve essere la risposta al terrore. Il mondo dispone di sufficienti sistemi di difesa aerea, droni, sistemi di difesa anti missile. Il ritardo nella fornitura di armi all'Ucraina, così come di difese aeree per proteggere la nostra gente, porta a a perdite come queste".
"La Russia ha fatto dei bambini ucraini i suoi obiettivi militari. Ecco contro chi combattono queste bestie". In un post su X il presidente ucraino Volodymr Zelensky esprime così il suo sdegno per l'uccisione, nel raid di ieri su Odessa, di tre bambini: "Mark, che stava per compiere tre anni, Yelyzaveta, che aveva otto mesi, e Tymofiy, quattro mesi". Zelensky fa sapere che "è possibile che ci siano ancora bambini sotto le macerie", mentre cinque persone sono state salvate.