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Ucraina, Medvedev: "Zelensky obiettivo militare legittimo per Russia"

"E' il capo di un regime ostile, un Führer del Reich ucraino"

Dmitry Medvedev
Dmitry Medvedev
20 maggio 2024 | 15.37
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"Volodymir Zelensky, in quanto capo di un regime ostile, è un obiettivo militare legittimo per la Russia". Mosca mette il presidente ucraino nel mirino per l'ennesima volta. Lo fa con le parole di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, all'agenzia Tass alla vigilia di una data particolare. Il mandato di Zelensky, eletto nel 2019, formalmente scade il 20 maggio. In Ucraina, però, non si tengono elezioni per la guerra che il paese combatte da oltre 2 anni.

La fine del mandato di Zelensky "non cambierà nulla" per Mosca, dice Medvedev, che coglie l'occasione per la nuova minaccia esplicita verso Kiev. "E' già a capo di un regime politico ostile alla Russia, che ci fa la guerra, e i leader dei paesi che fanno la guerra vengono sempre considerati un legittimo obiettivo militare. Per noi è già un criminale di guerra e la perdita del suo status ufficiale non cambia nulla".

L'affondo di Medvedev si allarga a tutto l'Occidente: il dialogo, dice l'ex presidente ed ex premier, non sembra un'ipotesi presa in considerazione: "Le garanzie migliori sono gli Iskander, gli Zircon e altre armi", dice riferendosi in particolare ad alcuni dei missili a disposizione della Russia.

"Anche se venisse raggiunto qualche accordo, non avremmo piena fiducia nella sua applicazione. L'ho detto molte volte: qualsiasi nuovo Führer del Reich ucraino - dice accusando Kiev di nazismo - per ragioni opportunistiche sarebbe capace di rompere l'accordo in qualsiasi momento". D'altra parte, "ogni decisione sulla questione relativa alla pace non sarà presa da Zelensky o dal suo successore ma dall'Occidente guidato dagli Usa".

Il tema della soluzione diplomatica è stato affrontato dal ministro Esteri russo Sergej Lavrov, in un incontro con il suo omologo cinese Wang Yi ad Astana. Lavrov ha accolto con favore la proposta del leader cinese Xi Jinping di tenere una conferenza di pace sull'Ucraina a condizione di una partecipazione paritaria di Mosca e Kiev.

"Sergey Lavrov ha espresso la sua gratitudine ai partner cinesi per una posizione equilibrata sulla soluzione della crisi ucraina, ha accolto con favore la proposta del presidente cinese Xi Jinping di organizzare una conferenza di pace a condizione di una partecipazione paritaria di Russia e Ucraina, tenendo conto dei legittimi interessi di sicurezza di Mosca e la realtà attuale", ha affermato il ministero in una nota.

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