Vertice a Berlino tra il presidente francese, Scholz e Tusk. Kiev bombarda Donetsk, Russia: "Uccisi 3 bimbi". Colpita Belgorod. Almeno 14 morti in attacco russo su Odessa
La Francia è già "coinvolta" nella guerra in Ucraina e "partecipa in modo indiretto a questo conflitto". E, "a giudicare dalle dichiarazioni del presidente" Emmanuel Macron, "non è contraria ad aumentare il suo coinvolgimento". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dall'agenzia russa Tass. "Sogni folli e paranoici", quelli di Macron secondo il capo dell'intelligence straniera russa, Sergei Naryshkin, che ha bollato così le parole del presidente francese sulla possibilità di inviare truppe dalla Francia in Ucraina.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato intanto a Berlino il presidente francese e il premier polacco Donald Tusk. I colloqui si tengono a tre settimane dalla conferenza che si è svolta all'Eliseo tra i capi di governo di 20 paesi e durante la quale Macron ha formulato l'ipotesi dell'invio di truppe nella zona di guerra, rispetto alla quale diversi paesi - tra cui la Germania - hanno preso le distanze.
La Francia non esclude infatti l'invio di truppe in Ucraina, ha dichiarato ancora una volta ieri il presidente francese Macron in una intervista su France 2 e TF1. Alla domanda sul possibile invio di truppe francesi in Ucraina, il presidente ha risposto: ''Non siamo sicuri di farlo. Al momento non ci troviamo in questa situazione, ma non escludiamo questa opzione''. Macron ha sottolineato che ''non siamo in guerra con la Russia, ma non dobbiamo lasciarla vincere''. Dicendo che ''si assume la responsabilità'' delle sue parole sul possibile invio di truppe in Ucraina, Macron ha affermato che ''abbiamo messo troppi limiti al nostro vocabolario'', ma ''abbiamo un obiettivo: la Russia non può e non deve vincere''. L'Ucraina ha dei ''limiti in termini di uomini'', ha affermato il presidente francese. ''La controffensiva ucraina non è andata come previsto. La situazione è difficile per gli ucraini. Hanno dei limiti in termini di uomini perché la Russia è un Paese più grande'', ha spiegato Macron aggiungendo che ''la situazione sul fronte è estremamente fragile''.
Il G7 è "estremamente preoccupato per le notizie secondo cui l’Iran sta valutando la possibilità di trasferire missili balistici e la relativa tecnologia alla Russia, dopo aver fornito al regime russo droni che vengono utilizzati in incessanti attacchi contro la popolazione civile in Ucraina". E' quanto si legge in una nota dei leader del Gruppo sotto presidenza italiana, nella quale si ribadisce l'appello "ai Paesi terzi affinché cessino immediatamente di fornire sostegno materiale alla guerra di aggressione illegale e ingiustificabile della Russia contro l’Ucraina. In caso contrario dovranno affrontare gravi costi". "Chiediamo all’Iran di astenersi dal farlo, poiché ciò contribuirebbe alla destabilizzazione regionale e rappresenterebbe un sostanziale incremento materiale del suo sostegno alla guerra della Russia in Ucraina, un’aggressione che costituisce una chiara violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite", prosegue la nota dei leader del G7, che avverte infine: "Se l’Iran dovesse procedere con la fornitura alla Russia di missili balistici o tecnologie correlate, siamo pronti a rispondere rapidamente e in modo coordinato, anche con nuove e significative misure contro l’Iran".