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Putin con la cartina francese del XVII secolo: "Ucraina mai esistita come Paese"

L'ultima sceneggiata del presidente russo al Cremlino davanti a una mappa disegnata durante ul regno di Luigi XVI

 - (dal sito del Cremlino)
- (dal sito del Cremlino)
24 maggio 2023 | 17.53
LETTURA: 2 minuti

L'ultima sceneggiata di Vladimir Putin sull'Ucraina e sulla sua storia, vera o presunta, a giustificazione della guerra, si è svolta al Cremlino ieri, di fronte alla copia di una cartina francese del Seicento, "disegnata durante il regno di Luigi XIV". Il presidente della Corte costituzionale Valery Zorkin ha trovato la copia nel palazzo della Corte e si è premurato di farla subito vedere al Presidente.

"E' fatta dai francesi ed è datata metà o inizio della seconda metà del XVII secolo. "Perché ve la mostro? Signor Presidente, non c'è l'Ucraina sulla mappa", spiega Zorkin al suo interlocutore che risponde, "certo che no". "Niente Ucraina. Ci sono altri due territori, Rzeczpospolita e Cossackia, oltre alla Russia degli zar. Mi sono permesso di mostrarvela per le numerose speculazioni sulle origini e la nascita degli Stati", ha aggiunto Zorkin.

"Sa che questi territori erano parte della Rzeczpospolita (Polonia), e poi hanno chiesto di essere incorporati nella Moscovia? E' stato solo dopo la Rivoluzione d'Ottobre che sono comparsi diversi quasi Stati e il governo sovietico ha creato l'Ucraina sovietica. E' un fatto noto. Prima, non c'era mai stata nella storia dell'umanità nessuna Ucraina", chiosa Putin, chiedendo se davvero la mappa è stata fatta in Francia. "Abbiamo una copia. L'originale è al Louvre", risponde Zorkin. "La cosa importante è che non siamo noi, ma i francesi ad averla fatta", aggiunge. "Certo, hanno messo sulla mappa quello che vedevano nella vita reale, sul terreno", precisa Putin. Il gioco è fatto?

A rompere le uova nel paniere allo spot del Cremlino, i numerosi storici intervenuti sul web a ricordare che nel Seicento molti di quelli che i due chiamano quasi Stati (Lettonia, Lituania, Estonia, Bielorussia, Finlandia, Ungheria, Cecoslovacchia, Austria) non esistevano. Una mappa del ventesimo secolo è, che lo vogliamo o no, diversa da una mappa del Diciassettesimo, sottolinea per esempio la storia russa Tatiana Eidelman, 'agente straniera' rifugiata in Germania dallo scorso anno.

"Nessuna cartina del passato può costituire oggi un argomento a favore dell'esistenza o non esistenza dello Stato. Seguendo questa strada, l'Italia potrebbe rivendicare metà dell'Europa e gli inglesi ricordare i tempi dei Plantageneti e rivendicare un terzo della Francia. Gli stati nascono, vivono, si disintegrano: non possono esistere per sempre", aggiunge, sottolineando che comunque "la cosa principale è che oggi ci siano persone che si considerano ucraine". "Alcuni di loro parlano ucraino e altri parlano russo. Possono avere radici ucraine, russe, ebraiche, polacche, tatare. Sono cittadini dello stato dell'Ucraina. L'esistenza dell'Ucraina è riconosciuta da molti stati in tutto il mondo, tra cui, appunto, la Russia".

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