Il presidente nel discorso per la festa dell'Unità Nazionale: "Frutto della deliberata sublimazione dell'odio verso i russi. Da Mosca stop a tentativo di distorcere la storia"
"E' l'Ucraina, il popolo ucraino, la prima e principale vittima della deliberata sublimazione dell'odio" dell'Occidente "verso i russi, verso la Russia". Così il presidente russo Vladimir Putin nel breve discorso che ha tenuto per la festa dell'Unità nazionale in cui ha spiegato che la Russia ha bloccato i tentativi di distorcere la storia.
"Abbiamo posto a questi tentativi una solida barriera. La storia e la cultura nazionale sono la base dell'identità, della nostra mentalità, dei valori tradizionali, dell'istruzione dei giovani e dello stato russo". Mentre, ha insistito, l'Occidente non considera l'Ucraina. "Lo vediamo anche nella natura delle ostilità. In generale, è come se gli ucraini non esistessero. Vengono gettati in un forno, e basta", ha scandito.
Putin in precedenza aveva chiesto di evacuare gli abitanti della regione occupata di Kherson dalle aree dei combattimenti: "Ora, ovviamente, coloro che vivono a Kherson devono essere allontanati dalla zona delle azioni più pericolose", riporta l'agenzia Tass.
"La popolazione civile non dovrebbe subire bombardamenti né offensive, controffensive o altre misure relative alle operazioni militari", ha aggiunto.