Contiene nuove misure contro il gas naturale liquefatto (gnl) russo e misure contro le navi che sostengono la guerra
Un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, il 14esimo, è stato adottato dal Consiglio Ue nel giorno in cui missili da crociera Kalibr lanciati dalle forze armate di Mosca hanno colpito la città di Odessa, provocando almeno tre feriti e un incendio che ha interessato un'area di circa 3mila metri quadrati.
Il nuovo pacchetto di sanzioni che ha ricevuto il via libera da Lussemburgo contiene nuove misure contro il gas naturale liquefatto (gnl) russo e misure contro le navi che sostengono la guerra. Prende di mira anche le petroliere che fanno parte della flotta 'ombra' e che aggirano i limiti fissati dall'Ue e dalla Price Cap Coalition, adottando pratiche di navigazione ingannevoli, violando gli standard internazionali.
Inoltre, il pacchetto introduce nuovi elenchi di individui ed entità responsabili di azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Complessivamente altri 116 nomi, di cui 69 persone fisiche e 47 persone giuridiche, sono soggetti al congelamento dei beni e, nel caso delle persone fisiche, anche al divieto di viaggio.
Il pacchetto rafforza le sanzioni finanziarie, vietando alle banche dell'Ue al di fuori della Russia di utilizzare il sistema di messaggistica finanziaria Spfs, l'equivalente russo di Swift. Limita l'esportazione di nove ulteriori articoli a duplice uso di tecnologia avanzata (ad esempio amplificatori a microonde e per antenne, registratori di dati di volo e veicoli fuoristrada) ed estende i divieti di esportazione ad alcuni tipi di prodotti industriali, chimici, plastica, parti di veicoli e macchinari.
Comprende poi iniziative specifiche per proteggere gli operatori dell'Ue dall'esproprio e per rispondere ad altre azioni illegittime dello Stato russo, compreso il furto di proprietà intellettuale. Soddisfazione in particolare per quest'ultimo punto è stata espressa dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. Parlando di decisione "molto importante" per quanto riguarda la tutela delle imprese che vivono e operano nella Federazione Russa e ricordando i casi Ariston e Unicredit, il titolare della Farnesina ha spiegato che "oggi passa il principio che ci può essere un risarcimento per le imprese colpite dalla Federazione Russa".
"Passa oggi la base giuridica e il principio giudiziario, poi vedremo dove si potranno trovare i fondi. Ma il principio che queste imprese debbano essere risarcite è già una vittoria importante dell'Italia, che si è battuta molto all'interno dell'Unione Europea per garantire queste imprese che, nel rispetto delle sanzioni, operano in Russia", ha proseguito Tajani. Sempre da Lussemburgo l'Alto Rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha rinnovato l'appello a far arrivare gli aiuti militari all'Ucraina "ora, prima dell'estate".
Intanto il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatrice degli Stati Uniti a Mosca, Lynne Tracy, in relazione ai fatti accaduti a Sebastopoli per protestare ufficialmente "per un altro crimine letale del regime di Kiev, sponsorizzato e armato da Washington". Il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto di aver abbattuto ieri quattro di cinque missili di fabbricazione Usa Atacms che avevano come obiettivo presumibilmente la base aerea di Belbek. Il quinto missile, tuttavia, deviato dalla difesa missilistica russa, è esploso a mezz'aria sulla vicina spiaggia di Uchkuyivka, provocando vittime fra i bagnanti.