Danni al porto e ad altre infrastrutture civili. Kiev lancia 10 missili da crociera contro cantiere navale russo di Sebastopoli
La Russia ha lanciato un attacco con 44 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana sugli oblast di Odessa e Sumy, in Ucraina, oggi 13 settembre. Secondo le ultime news diffuse dall'aeronautica militare ucraina su Telegram, la contraerea ha abbattuto 32 droni. Ad essere maggiormente colpita è stata ''la zona meridionale della regione di Odessa'' e ''l'infrastruttura portuale della regione'', ha aggiunto l'aeronautica militare ucraina. Il capo dell'amministrazione militare di Odessa Oleh Kiper ha riferito che sono stati riportati ''danni al porto e ad altre infrastrutture civili''.
''Il nemico ha attaccato l'oblast di Odessa con droni per quattro ore e mezza nella notte. Ancora una volta, hanno colpito le infrastrutture civili nella regione del Danubio a Odessa'', ha aggiunto. ''Sfortunatamente sette civili sono stati portati in una struttura medica con ferite di varie entità'' e si è ''sviluppato un incendio'' che è già ''stato estinto''.
Da parte sua Kiev ha lanciato nella notte 10 missili da crociera Storm Shadow contro un cantiere navale di Sebastopoli. Lo rende noto il blogger militare russo Rybar, precisando che i missili sono stati lanciati da aerei Su-24M sul Mar Nero. Rybar ha aggiunto che le difese aeree, compreso un Pantsir-S1, hanno abbattuto sette missili, ma ha ammesso che "sfortunatamente, tre missili Storm Shadow hanno raggiunto il loro obiettivo: la nave da sbarco Minsk e il sottomarino Rostov sul Don, che erano nel bacino di carenaggio, hanno subito danni di vario grado”.
Il Rostov sul Don è un sottomarino relativamente moderno di classe Kilo in grado di trasportare missili da crociera Kalibr. Non c'è ancora una conferma ufficiale dell’entità del danno arrecato. "Dopo una lunga pausa, gli attacchi missilistici da crociera sulla Crimea sono ripresi", ha detto Rybar. "Con un alto grado di probabilità, i raid continueranno nei prossimi giorni, e non solo a Sebastopoli".
In riferimento all'attacco notturno, il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha affermato che "oltre alla pressione delle sanzioni e alla privazione del complesso militare-industriale russo della capacità di produrre armi, abbiamo bisogno privare l'esercito russo della logistica. Senza di essa, non saranno in grado di mantenere il nostro territorio. La via per vincere sul campo di battaglia è mettere fuori combattimento la logistica dei russi”.