Per il presidente russo, l'Ucraina ha perso 71mila uomini
Vladimir Putin, in attesa dell'incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-un, snocciola i suoi numeri sulla controffensiva che l'Ucraina sta conducendo nella guerra contro la Russia. Kiev, come confermano anche analisti, sta avanzando verso sud, nella regione di Zaporizhzhia, con progressi costanti nelle ultime due settimane. Per il presidente russo, però, il quadro è totalmente diverso. "La controffensiva ucraina non produce risultati" e le forze di Kiev stanno subendo molte perdite, con morti e feriti, dice Putin al forum economico di Vladivostock.
Dall'inizio della nuova fase della guerra, secondo il numero 1 Cremlino, "l'Ucraina ha perso 71mila uomini. A volta, si ha l'impressione che gettino nella battaglia uomini che non siano loro connazionali. Vogliono ottenere risultati ad ogni costo ma le perdite sono ingenti. Hanno perso 543 tank e circa 18mila mezzi di varie classi. L'impressione è che i loro tutori li stiano spingendo ad arraffare il massimo raggiungibile. E poi, quando tutte le risorse - uomini, equipaggiamenti e munizioni - saranno vicine allo zero, fermeranno i combattimenti dicendo che vogliono negoziare. Vorranno trattare solo per avere il tempo di rifornire" le forze armate ucraine "e riprendere a combattere".
Per questo, dice Putin, "la Russia non può fermare" le operazioni "se il nemico porta avanti la controffensiva", in cui verranno utilizzate anche le munizioni all'uranio impoverito e le munizioni a grappolo che gli Stati Uniti forniscono a Kiev. "Tutto questo -dice Putin- non inciderà sulla situazione al fronte". Nemmeno l'eventuale impiego di F-16 sarà risolutivo per l'Ucraina: "Servirà solo a prolungare" il conflitto.