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Ucraina, Di Maio, 'Paesi del Golfo decisivi per mediazione con Russia'

il rappresentante speciale Ue rassicura dopo il summit in Svizzera: "Astensione Emirati Arabi e Arabia non depotenzia il loro impegno per la pace"

(Fotogramma)
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18 giugno 2024 | 15.15
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La mancata firma da parte di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti al documento finale prodotto al summit per la pace in Ucraina "non credo rappresenti un depotenziamento del loro impegno nel cercare di arrivare a una pace giusta", anzi i Paesi del Golfo hanno una "grandissima importanza per la mediazione" tra i due Paesi in guerra. Lo ha detto all'Adnkronos Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo ed ex ministro degli Esteri italiano, a margine di una visita a Made Competence Center Industria 4.0 a Milano.

"Qatar, Emirati e Arabia Saudita sono stati tutti e tre decisivi su parti importanti di dialogo tra Ucraina e Russia: prima di tutto sullo scambio di prigionieri, sul ritorno dei bambini ucraini in Ucraina e anche sulla cosiddetta 'peace formula' del presidente Zelensky. Sono Paesi che hanno votato con noi alle Nazioni Unite contro l'aggressione Russia dell'Ucraina e quindi per preservarne l'intergrità territoriale", ha ricordato Di Maio, sottolineando che "non sono solo Paesi che stanno implementando enormi programmi economici, sono Paesi che hanno una loro rilevanza, sempre maggiore, sul piano multi-laterale. Io attribuisco grandissima importanza a tutti i Paesi Gcc per quanto riguarda la mediazione su dialoghi parziali tra Ucraina e Russia e anche sul passare e veicolare i messaggi alla Russia di rispettare l'integrità territoriale dell'Ucraina".

Come leggere quindi l'astensione sul documento finale uscito dal summit per la pace di Buergenstock, in cui viene riaffermato il principio dell'integrità territoriale ucraina? "Io credo che noi dobbiamo guardare ancora a quei Paesi del Golfo come Paesi che hanno oggi un grande potenziale per permettere di arrivare ad una pace giusta. Poi è chiaro che il Qatar ha votato a favore, gli Emirati e l'Arabia Saudita si sono astenuti", ma - ha evidenziato il rappresentante speciale dell'Ue per la regione del Golfo - "io non credo che questo rappresenti un depotenziamento del loro impegno nel cercare di arrivare ad una pace giusta. E il principio dell'integrità territoriale è un principio che tutti quanti difendiamo insieme. E' anche per questo che noi crediamo che questi Paesi siano dei partner strategici dell'Unione europea per tante ragioni, non solo una visione economica".

Per quanto riguarda il G7 di Borgo Egnazia, concluso poco prima dell'inizio del summit per la pace in Ucraina, dall'ex ministro degli Esteri italiano arriva un plauso: "Quando si vede il vertice del G7 in Italia bisogna sempre essere contenti, perché questo ci permette di portare nell'agenda G7, più di tutte le altre volte in cui partecipiamo, delle peculiari questioni che riguardano non l'Italia ma il Mediterraneo e le relazioni dell'Europa con l'Africa".

"Credo - ha aggiunto Di Maio - che non sia stato solo assai rilevante il G7 come summit, ma anche" la sessione outreach, "con capi di Stato e di governo che venivano da Paesi fondamentali, vicini a noi come l'Algeria e meno vicini ma altrettanto importanti per noi come l'India".

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