Dmitry Peskov: "Per ora non esiste tale opzione, non è in vista". L'accusa ai Paesi europei: "Non c'è volontà politica di prendere in considerazione preoccupazioni del nostro Paese"
"Per ora non esiste tale opzione, non è in vista e non ci sono i prerequisiti" per avviare negoziati con Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, commentando le parole del primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha esortato a prevenire una controffensiva dell'esercito ucraino, per cercare "un cessate il fuoco e l'inizio dei colloqui di pace".
Poi Peskov ha accusato che nelle dichiarazioni di alcuni Paesi europei sulla necessità di avviare "qualche tipo di processo di pace non c'è la volontà politica di prendere in considerazione gli obiettivi e le preoccupazioni del nostro Paese".