Botta e risposta con l'ambasciata russa sull'evento di Modena sulla 'ricostruzione' di Mariupol
Botta e risposta tra l'ambasciata russa e l'ambasciata ucraina a Roma: oggetto del contendere l'evento programmato a Modena sulla 'ricostruzione' di Mariupol, in programma il 20 gennaio e che non si terrà più nella sala civica, dopo che la Giunta comunale ne ha revocato la concessione. Alla rappresentanza russa che ha postato "scene di vita tranquilla da una Mariupol liberata", accusando le autorità italiane di "posizione ambigua se non vile" e di "soccombere alle pressioni del regime di Kiev", l'ambasciata ucraina ha così risposto: "Il cinico post dell'ambasciata russa a Roma riguardo alla 'ricostruzione' della città ucraina di Mariupol devastata dall'esercito russo è nient'altro che un altro tentativo vergognoso di manipolare l'opinione pubblica e un atto sfacciato di mancanza di rispetto nei confronti della volontà del popolo italiano di non farsi coinvolgere nella propaganda russa nel proprio paese".
In una nota all'Adnkronos, la rappresentanza di Kiev avverte: "Tutto ha i suoi limiti, e ciò si applica anche alla menzogna e al nichilismo russi. Nel suo post, la missione russa ha 'dimenticato' di menzionare le azioni della Russia: l’assedio della città, i massici bombardamenti, le sparatorie, le torture, le violenze sessuali contro la popolazione civile e la deportazione forzata dei bambini ucraini, quelli sopravvissuti, nel territorio della Federazione Russa".
L'ambasciata ricorda che "quella che un tempo era una città fiorente e moderna, Mariupol, la Russia l'ha trasformata in cenere e ora cerca di giustificare pubblicamente la propria politica genocida con le menzogne e gli attacchi arroganti verso gli altri". Ma, chiosa, "la dittatura manipolativa russa non ha posto nella democratica Italia!".
Nei giorni scorsi, l'ambasciatore ucraino a Roma aveva già denunciato una serie di eventi culturali 'filorussi' - oltre che a Modena, anche a Lucca, dove è prevista la presenza in videocollegamento del cosiddetto 'ideologo di Putin' Alexander Dugin, e a Milano - avvertendo che l'Italia "sta diventando vittima di manipolazioni del Cremlino, con l'obiettivo di seminare discordia tra i popoli e i Paesi e distogliere l'attenzione dai cinici bombardamenti russi di obiettivi civili".