A Severodonetsk la battaglia per il Donbass. Autorità Lugansk: "Più di 20 civili hanno lasciato l'impianto Azot". Secondo cittadino Usa morto nel conflitto
Sono arrivate in Ucraina le prime armi pesanti promesse al governo di Kiev da Berlino: il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha ringraziato su Twitter il collega tedesco per gli obici autopropellenti.
"Le operazioni militari russe a Severodonetsk continuano con un'elevata intensità di artiglieria e bombardamenti aerei". Lo ha detto Roman Vlasenko, capo dell'amministrazione militare del distretto di Severodonetsk, aggiungendo che "la zona industriale e gli edifici residenziali vicini vengono bombardati, mentre proseguono i combattimenti in città". "Ci sono informazioni - ha detto Vlasenko nel corso della maratona informativa quotidiana sulla tv nazionale - secondo cui praticamente tutte le riserve russe nei territori temporaneamente occupati sono impiegate in prima linea. Siamo nel pieno della battaglia per il Donbass".
Intanto le autorità dell'autoproclamata repubblica di Lugansk hanno assicurato che più di 20 civili hanno lasciato l'impianto chimico di Azot. Secondo il rappresentante dell'autoproclamata repubblica di Lugansk a Mosca, Rodion Miroshnik, gli sfollati sono stati messi in salvo, mentre la partenza del resto dei civili e la deposizione delle armi da parte dei militari ucraini è complicata dai continui bombardamenti della città. "Mentre le forze alleate si spostano nelle aree attorno all'Azot - ha scritto su Telegram - i civili, che sono rimasti nei rifugi dell'impianto nelle ultime settimane, stanno iniziando a lasciarlo. Ieri circa due dozzine di civili sono uscite dal secondo cancello dell'impianto, che non è controllato dai militanti".
A KHARKIV 4 MORTI E 10 FERITI
Sale a 4 morti e 10 feriti il bilancio, ancora provvisorio, del bombardamento contro aree residenziali del distretto industriale di Kharkiv avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. Lo comunica su Facebook il consigliere del presidente del Consiglio regionale, Nataliia Popova. Era stato il governatore di Kharkiv, Oleg Synegubov, a dare notizia dell'attacco poco dopo le 14, ora ucraina. Per allora il bilancio era di 7 feriti, ma - sottolineava Synegubov - si trattava di stime ancora preliminari
RESPINTO ASSALTO FORZE KIEV A ISOLA DEI SERPENTI
La Russia ha annunciato di aver respinto un "folle" tentativo delle forze di Kiev di riconquistare l'Isola dei Serpenti, un luogo simbolico nel Mar Nero conquistato da Mosca all'inizio della sua offensiva in Ucraina. La notizia dell'attacco sferrato contro l'isola è stata confermata dai media ucraini. L'isola dei Serpenti è famosa per la risposta sprezzante - 'russi andate a farvi f...' - data dai soldati ucraini che la difendevano, nel primo giorno d'invasione. Catturati dalle forze russe, i soldati ucraini sull'isola sono stati poi liberati grazie ad uno scambio di prigionieri. Oltre al suo valore simbolico, l'isola è strategica anche per la sua posizione al largo delle coste di Ucraina e Romania.
7 BATTAGLIONI BIELORUSSI CONCENTRATI VICINO A CONFINE
"Fino a sette battaglioni bielorussi sono concentrati vicino al confine ucraino, nelle regioni di Brest e Gomel", rispettivamente nel sud ovest e nel sud est della Bielorussia. Lo ha comunicato - riporta 'Pravda' - il portavoce del Ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, specificando che "si tratta di circa 3,5-4 mila soldati", ma "ci sono anche truppe russe". Il portavoce della Difesa ha riferito anche che l'esercito bielurosso dispone di 60mila uomini, ma che Lukashenko li vuole aumentare di 20mila unità e per questo sta conducendo un'attività di reclutamento. Inoltre, la Russia potrebbe trasferire rapidamente riserve aggiuntive in Bielorussia, al confine con l'Ucraina. Secondo Motuzyanyk si tratta di "una tattica russa, per obbligarci a mantenere delle truppe lì, perché sappiamo bene che non appena le ritiriamo, possono lanciare una seconda offensiva". Una prospettiva "che non vediamo nel prossimo futuro, ma nonostante questo siamo costretti a rafforzare questo fronte", ha concluso il portavoce della Difesa di Kiev.
SECONDO CITTADINO USA MORTO NEL CONFLITTO
Un secondo cittadino americano è morto in Ucraina. Stephen D. Zabielski, 52 anni, è morto il 15 maggio scorso nei combattimenti in Ucraina secondo un necrologio pubblicato sul giornale The Recorder. Il Dipartimento di Stato è in contatto con la famiglia, ha confermato un funzionario americano citato dal Washington Post senza fornire dettagli sul caso nel "rispetto della famiglia in questo momento difficile".
La notizia della morte di Zabielski, originario di New York, arriva a due settimane da quando la famiglia del 22enne americano Willy Joseph Cancel ha confermato il decesso del "veterano" dei Marines nei combattimenti in Ucraina, sottolinea il Post.
Le notizie sul decesso di Zabilelski hanno iniziato a circolare dopo che il magazine Rolling Stone, citando varie fonti a conoscenza delle circostanze della morte di Zabielski, ha scritto lunedì che era un "veterano" era rimasto ucciso dall'esplosione di una mina.