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Germania-Salvini, nuovo scontro

Il presidente tedesco Steinmeier sulla Capitana della Sea Watch: "Chi salva vite non può essere criminalizzato". E all'Italia dice: "Ci aspettiamo una gestione diversa del caso". Ma Salvini attacca la comandante - "Carola fuorilegge" - e replica: "Si occupi della Germania". La stoccata di Conte: "Merkel mi chiederà di Rackete? Io chiederò di Thyssen"

(Fotogramma)
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30 giugno 2019 | 16.55
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"Chi salva vite non può essere criminalizzato'". Dopo il ministro degli Esteri, Heiko Mas, anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier critica l'arresto in Italia della capitana della Sea Watch Carola Rackete, in un'intervista alla televisione pubblica Zd. Nell'intervista Steinmeier ha riconosciuto che esiste in Italia una legge che può determinare quando una nave può attraccare nei suoi porti, ma ha poi aggiunto che "l'Italia non è un paese qualsiasi, è un Paese al centro dell'Unione Europea e per questo possiamo aspettarci che un Paese come l'Italia gestisca il caso in maniera diversa".
Dura la replica del vicepremier italiano Matteo Salvini, che in giornata attacca prima la Capitana - "E' fuorilegge" - e poi risponde a Steinmeier: "Al Presidente tedesco chiediamo cortesemente di occuparsi di ciò che accade in Germania e, possibilmente, di invitare i suoi concittadini a evitare di infrangere le leggi italiane, rischiando di uccidere uomini delle Forze dell’Ordine italiane. A processare e mettere in galera i delinquenti ci pensiamo noi". Ma il vicepremier non si ferma. Dopo Germania e Lussemburgo, ecco arrivare l'attacco anche alla Francia: "Visto che il governo francese è così generoso (almeno a parole) con gli immigrati, indirizzeremo i prossimi eventuali barconi verso Marsiglia".

E sulla vicenda interviene anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a Bruxelles per il Consiglio Europeo: "Personalmente, ho poco da dire al riguardo" della capitana. "Se la cancelliera Angela Merkel mi parlerà" della militante tedesca "non lo so", ma "potrebbe essere l'occasione anche per chiedere se c'è stata e a che punto è l'esecuzione della pena dei due manager" della ThyssenKrupp, "che sono stati condannati in Italia dopo un regolare processo, che si è esaurito in tutti i gradi di giudizio". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. "Abbiamo una sentenza penale passata in giudicato e attendiamo che la Germania ci faccia sapere a che punto è l'esecuzione della pena. Se mi verrà chiesto della comandante, lo dirò", afferma il premier.

Aggredire verbalmente e insultare la capitana della Sea Watch 3, continua Conte, "scorretto", ma dalla ong tedesca è arrivato "un ricatto politico" nei confronti del governo italiano. "In questo momento - afferma Conte - il dibattito sollecita, anche emotivamente, tanti coinvolgimenti. Non vorrei ripetermi, ma qualcuno descrive" la capitana Carola Rackete "come un'eroina; qualcuno invoca un concetto molto forte, come quello della disobbedienza civile. Alcuni addirittura la stanno aggredendo verbalmente e insultando: io non appartengo né al partito degli uni né degli altri". "Ritengo scorretto - prosegue il premier - aggredirla verbalmente, perché adesso ci sono dei giudici che se ne stanno occupando e avrà un regolare trattamento giudiziario".

"Però, se mi permettete - aggiunge Conte - non evocherei concetti così forti come quello di disobbedienza civile. Perché per dirla in modo diretto e franco, io ci vedo invece un ricatto politico, che è stato compiuto scientemente e deliberatamente, attraverso l'uso strumentale della vita di 40 persone".

"Perché - continua Conte - stazionare per 15 giorni, e forse anche qualche giorno in più, in prossimità delle nostre acque, quando ormai era chiara la posizione del governo italiano e del Paese Italia, di fronte a provvedimenti assolutamente conformi al nostro ordinamento giuridico, il fatto di insistere e creare una situazione di grave pericolo e sofferenza per quelle persone, quando invece guardando nell'ampio bacino del Mediterraneo, avrebbero potuto raggiungere tanti altri porti, dove non c'erano questi provvedimenti... mi sembra un ricatto politico, compiuto attraverso l'uso strumentale di 40 persone".

"Si era deciso di andare in Italia, di combattere una battaglia personale. Ma le battaglie personali, se sono un eroe, le combatto con me stesso, non coinvolgendo 40 persone", conclude Conte.

Intanto, attraverso il profilo Twitter, Sea Watch rende noto che ''Carola è agli arresti domiciliari. È attesa entro martedì la convalida dell’arresto da parte del Gip'' e che la nave "si sposterà in provincia di Agrigento''.

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