Il presidente Usa: "Nessuna perdita a carico dei contribuenti. Chiederò al Congresso di rafforzare le regole". Casa Bianca: "Intervento per Svb non è bailout"
"Grazie alla rapida azione della nostra amministrazione negli ultimi giorni, gli americani possono avere fiducia che il nostro sistema bancario è solido. I vostri depositi sono al sicuro". E' quanto è tornato ad assicurare il presidente americano Joe Biden, in una dichiarazione dalla Casa Bianca prima di partire per la California, per il vertice Aukus con il Regno Unito e l'Australia. "Nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti americani", ha garantito, parlando del fallimento della Silicon Valley Bank e della Signature Bank.
"Chiederò al Congresso e alle autorità di regolamentazione di rafforzare le regole per le banche" ha annunciato il presidente degli Stati Uniti. "Dobbiamo prevenire che questo possa accadere di nuovo" ha detto Biden parlando del fallimento della Svb, denunciando che "purtroppo la precedente amministrazione aveva annullato le regole" introdotte dall'amministrazione Obama.
Il presidente Usa ha sottolineato che la Silicon Valley Bank non riceverà un 'bailout' governativo, "ma i fondi verranno dalle quote pagate dalla banca al Deposit Insurance Fund".
Janet Yellen, a capo del dipartimento del Tesoro, già ieri, nell'annunciare che da oggi i correntisti di Svb potranno avere accesso ai propri fondi, aveva escluso un intervento di salvataggio per proprietari della banca e investitori, sottolineando "non rifaremo più" quanto fatto per la crisi finanziaria del 2008.
In questo caso non scatteranno "protezioni per gli investitori" e l'intero management della Svb sarà azzerato. "Se la banca viene diretta dal Fdic - ha aggiunto riferendosi alla Federal Deposit Insurance Corporation - le persone che guidavano la banca non possono lavorare più lì".
La Casa Bianca ha quindi respinto la tesi del Partito Repubblicano secondo cui l'intervento del governo in risposta al fallimento della Silicon Valley Bank è un "bailout", un salvataggio. "Questo non è affatto il 2008. Non ricadrà sui contribuenti", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ai giornalisti a bordo dell'Air Force One.