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Sassoli: "Su Recovery plan non accetteremo passi indietro"

Il presidente del Parlamento europeo: "Per noi rappresenta la base minima di partenza". E sottolinea: "Risorse ci sono, basta con le favole"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
19 giugno 2020 | 12.18
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La Commissione europea ha presentato "una proposta ambiziosa" sul Recovery Plan , "che per noi rappresenta la base minima di partenza e non accetteremo nessun passo indietro". Lo dice il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, intervenendo oggi all'apertura del Consiglio Europeo in videoconferenza.

"Riteniamo che sia ancora possibile apportare alcuni miglioramenti, in modo da garantire che le decisioni fondamentali che adotteremo vadano a beneficio dei cittadini. Nessuno deve rimanere indietro", sottolinea aggiungendo: "Il tempo è un lusso che non possiamo permetterci: dobbiamo agire con urgenza e coraggio, perché i cittadini, le imprese e le economie dell'Unione hanno bisogno di una risposta immediata. I cittadini si aspettano un'azione coraggiosa".

Per il Parlamento europeo, l'introduzione di nuove risorse proprie è la condizione "indispensabile" per qualsiasi accordo sull'Mff, il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-27, legato a doppio filo a Next Generation Eu, il piano Ue per la ripresa, continua Sassoli.

"Questo debito comune - afferma - deve essere ripagato in modo equo senza lasciare l'onere alle generazioni future. E noi possiamo farlo puntando su crescita e sviluppo. A questo proposito non dimentichiamo che intervenire solo con prestiti avrebbe conseguenze asimmetriche sul debito dei singoli Stati Membri e sarebbe più costoso per l'Unione nel suo insieme".

"Abbiamo ora l'opportunità di rimodellare l'Europa e di renderla più equa, più verde e più lungimirante. A tal fine dobbiamo cogliere al volo questa occasione per introdurre un paniere di nuove risorse proprie", aggiunge.

I Paesi membri dell'Ue "non sono a mani nude" nella lotta contro la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19. "Tutti i Paesi hanno risorse e possibilità di intervento. Non vorrei che si raccontasse la favola che le nostre economie sono a terra perché non arrivano i soldi del Recovery Fund", sottolinea. "Perché - ricorda ancora Sassoli - strumenti e risorse sono già disponibili. E sono tanti". Certo, "vogliamo di più", ma già "oggi, con tutto quello che è stato fatto, tutti i Paesi hanno delle possibilità. Questo - sottolinea - è tempo di grande responsabilità per tutti, non di scaricabarile. Gli strumenti ci sono, ci sono tante opportunità che possono essere sfruttate". Certo, "ci auguriamo che il Recovery Plan possa aggiungere" risorse a quelle che già sono disponibili, conclude Sassoli.

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