Ucciso Vladlen Tatarsky, esplosivo nascosto in una statuetta
Una statuetta-bomba ha provocato un'esplosione oggi in un locale di San Pietroburgo, nel centro della città russa. Nell'esplosione è morto il blogger militare Vladlen Tatarsky, il cui vero nome era Maksim Fomin. Almeno 25 persone sono rimaste ferite, 19 sono state trasportate in ospedale. Il decesso di Fomin è stato confermato all'agenzia dalle autorità russe. Secondo informazioni riportate da Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, il locale sarebbe stato riconducibile in passato a Yevgheny Prigozhin, capo dei mercenari della Wagner.
Secondo le prime informazioni fornite dagli inquirenti, sarebbero stati utilizzati almeno 200 grammi di esplosivo, nascosti in una statuetta. L'esplosione ha devastato il locale, distruggendo anche le vetrate. Fomin, seguito su Telegram da oltre 560mila persone, era noto per le sue posizioni filo-Putin e per l'appoggio totale all'invasione dell'Ucraina.
Nell'ultimo anno ha partecipato anche ad eventi al Cremlino. Dopo la cerimonia in cui Vladimir Putin ha firmato i trattati per formalizzare l'annessione delle regioni sottratte dalla Russia all'Ucraina, il blogger ha pubblicato un video affermando che "uccideremo e deruberemo tutti quelli che dobbiamo", riferendosi all'operazione militare. Tatarsky non ha risparmiato critiche alle strategie scelte dai vertici militari e aveva stigmatizzato i risultati deludenti. A maggio dello scorso anno, contattato dalla Cnn, aveva specificato che le critiche non riguardavano "l'operazione militare nel suo complesso" ma solo "singoli episodi".