E' morto per l'esplosione di un ordigno in un locale
Il blogger filo-Putin ucciso da una bomba in un locale di San Pietroburgo. Vladlen Tatarsky, all'anagrafe Maksim Fomin, è morto per l'esplosione di un ordigno contenuto in una statuetta che gli è stata consegnata nel locale in cui era ospite d'onore in un evento. Fomin, seguito su Telegram da oltre 560mila persone dal 2019, era noto per le sue posizioni filo-Putin e per l'appoggio totale all'invasione dell'Ucraina 'condito' da alcune posizioni critiche per i risultati poco brillanti ottenuti sul campo.
Tatarsky non aveva risparmiato stroncature per le strategie scelte dai vertici militari e aveva stigmatizzato i risultati deludenti. A maggio dello scorso anno, contattato dalla Cnn, aveva specificato che le critiche non riguardavano "l'operazione militare nel suo complesso" ma solo "singoli episodi".
Nell'ultimo anno aveva partecipato anche ad eventi al Cremlino, in particolare alla cerimonia in cui il presidente Vladimir Putin ha firmato i trattati per le annessioni delle regioni sottratte all'Ucraina. In quella circostanza, Fomin aveva pubblicato un video affermando che "uccideremo e deruberemo tutti quelli che dobbiamo", riferendosi all'operazione militare. Nel 2014, Fomin-Tatarsky aveva imbracciato le armi unendosi ai separatisti del Donbass.