Anche fonti militari ucraine esprimono scetticismo
Il capo di Stato maggiore e vice ministro della Difesa russo Valery Gerasimov ucciso in uno degli attacchi delle forze ucraine che ieri in Crimea hanno colpito una postazione di comando delle forze russe vicino a Sebastopoli e una unità militare vicino a Eupatoria? Le voci rilanciate da profili X e Telegram che da mesi monitorano lo sviluppo della guerra tra Russia e Ucraina, che si chiedono dove sia Gerasimov dopo l'attacco di ieri, sono state amplificate dal sito del settimanale americano Newsweek e dall'agenzia ucraina Unian: in entrambi i casi si usa l'interrogativo. Attende conferme anche Anton Gerashenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino.
Pure il portavoce dei volontari ucraini operativi al sud, Sergei Bratchuk citato da Unian, non nasconde il suo scetticismo, sottolineando tuttavia che sono comunque ieri stati colpiti "generali o ufficiali di rango". Non ci sono conferme di sorta.
Ieri il comandante dell'aeronautica ucraina Mykola Oleshchuk aveva ringraziato i piloti per aver effettuato i raid sottolineando "la perfetta opera di combattimento". Mosca ieri aveva rivendicato l'abbattimento di dieci missili da crociera in Crimea e di aver intercettato 36 droni nemici. Non è la prima volta che Gerasimov viene dato per morto in un attacco da quando è scoppiata la guerra quasi due anni fa.