Lo rivela il Washington Post: "Informazioni già a metà giugno per 007 Usa, anche Casa Bianca era stata informata". Il leader di Mosca avvertito "più di 24 ore" prima della rivolta
L'intelligence Usa disponeva già a metà giugno di informazioni sul fatto che il capo di Wagner Yevgeniy Prigozhin stesse pianificando un'azione armata contro l'establishment della difesa russa. E' quanto riferisce il Washington Post. La Casa Bianca e altre agenzie governative erano state urgentemente informate per non essere colte alla sprovvista. Non erano però chiari il timing e la natura esatta dei piani di Prigozhin, tuttavia "c'erano segnali a sufficienza per dire alla leadership che stava succedendo qualcosa...". Anche Vladimir Putin sarebbe stato informato "più di 24 ore" prima della rivolta armata, spiega ancora il Washington Post, che cita fonti delle agenzie di intelligence americane, secondo cui resta da capire per quale motivo il presidente russo non abbia preso alcun provvedimento per sventare il 'golpe' di Prigozhin, arrivato a circa 200 chilometri da Mosca prima di concludere un accordo per il ritiro dei suoi mercenari con la mediazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Secondo le fonti americane, la mancata reazione di Putin rifletterebbe l'assenza di coordinamento ad alto livello nel governo russo e anche rivalità interne.
La situazione in Russia è stata al centro di un colloquio che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto ieri con il suo omologo francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il primo ministro britannico Rishi Sunak, ha riferito intanto la Casa Bianca, precisando che i quattro leader hanno ribadito il loro sostegno "incrollabile" all'Ucraina.
Almeno 15 soldati russi sono stati uccisi durante la "Marcia per la Giustizia" proclamata dal capo del Gruppo Wagner, che ieri ha mosso le sue truppe su Mosca per poi fermarsi a 200 chilometri dalla capitale. Lo riporta il sito dell'opposizione bielorussa Nexta, citando canali Telegram filo-Cremlino.