Il leader ceceno: "Dura repressione e distruzione di chiunque invada l'integrità della Federazione Russa". Forze cecene via da Rostov
"Arroganza" e "ambizione" sono state le ragioni della ribellione armata del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lo ha dichiarato su Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov, esortando Prigozhin a mettere da parte le sue ambizioni e a non mescolarle con gli affari di Stato. Il leader ceceno ha quindi invitato tutti i combattenti della Wagner a continuare a essere "cauti" nelle loro decisioni. "Pensate al futuro del Paese, alle vostre famiglie, ai vostri figli. Queste azioni possono portare a risultati disastrosi. Ora tutto è finito pacificamente, senza spargimento di sangue, ma sarebbe potuto accadere il contrario", ha aggiunto Kadyrov, evocando "la dura repressione e la distruzione di chiunque invada l'integrità della Federazione Russa".
Le forze speciali cecene dispiegate a Rostov in seguito alla rivolta hanno intanto lasciato la regione dopo il ritiro del gruppo di mercenari, spiega la Tass che cita Apty Alaudinov, il comandante delle forze "Akhmat", secondo cui le sue unità stanno tornando lungo le linee del fronte in Ucraina, dove combattono al fianco delle truppe cecene. Ieri era stato il presidente ceceno ad annunciare l'invio dei suoi uomini contro i mercenari di Yevgheny Prigozhin, di cui aveva denunciato il "tradimento".