Il presidente russo ai capi dei servizi di intelligence: "Conflitto Ucraina risultato crollo dell'Urss"
Vladimir Putin accusa l'Occidente, pronto a provocare "rivoluzioni colorate" e "bagni di sangue" in ogni Paese. Il presidente russo, come riferisce il Telegraph, non ha fornito elementi a sostegno delle proprie affermazioni e non ha citato Paesi specifici durante il collegamento con la riunione dei capi dei servizi di intelligence dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti.
"Gli oppositori geopolitici dei Paesi della Csi sono pronti a mettere in pericolo qualsiasi nostro Stato scatenando un massacro sanguinoso", ha sostenuto, citato dall'agenzia Ria Novosti.
La situazione ai confini dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti richiede maggiore attenzione, ha affermato Putin, come rende noto Ria Novosti.
Quanto al conflitto in Ucraina, che imperversa da oltre sei mesi, è il risultato del crollo dell'Urss, ha affermato Putin. "Basta considerare quello che sta accadendo ora fra la Russia e l'Ucraina, quello che accade alle frontiere di alcuni Paesi della Comunità degli Stati indipendenti. E' tutto il frutto del crollo dell'Urss", ha scandito nel collegamento.