Lo sostiene l'Institute for the Study of War
La retorica di Putin mostra che non è interessato ai negoziati con l'Ucraina e mantiene anche gli obiettivi massimi della guerra. Lo sostiene l'Institute for the Study of War. A sostegno di questa tesi, gli analisti dell'Isw citano la dichiarazione del presidente russo, che ieri ha affermato che Kiev ha "perso la propria sovranità", diventando una colonia degli Usa, che stanno usando l'Ucraina come "ariete" contro la Russia.
Il presidente della Duma di Stato russa Vyacheslav Volodin - spiega nel suo rapporto l'Isw - ha amplificato questa narrazione, affermando che "l'Ucraina ha perso la capacità di esistere come Stato", "l'Ucraina è occupata dalla Nato". "Questo linguaggio è incompatibile con i negoziati su basi paritarie per un cessate il fuoco, per non parlare di una risoluzione del conflitto che la Russia ha iniziato".
Questo modo di parlare, secondo l'Istituto, "suggerisce invece fortemente che il Cremlino cerchi ancora una vittoria militare in Ucraina e un cambio di regime a Kiev che influenzerebbe il riorientamento permanente dell'Ucraina lontano dall'Occidente e sotto il controllo della Russia. Indica anche che gli obiettivi di Putin trascendono il territorio che ha affermato di aver annesso, per non parlare delle aree effettivamente controllate dalle sue forze".