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Incursione Israele in Libano, Usa: "Operazioni mirate"

L'esercito libanese abbandona posizioni al confine

Carro armato israeliano - Afp
Carro armato israeliano - Afp
30 settembre 2024 | 08.29
LETTURA: 5 minuti

Israele dà inizio all'incursione limitata in territorio libanese. Secondo media libanesi, sarebbe stato registrato un pesante bombardamento di artiglieria verso il villaggio di confine di Wazzani, vicino a Ghajar.

Intanto il governo israeliano ha informato gli Stati Uniti su "alcune operazioni" mirate, anche di terra, nel Paese dei Cedri, ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller: "Al momento ci hanno detto che si tratta di operazioni limitate alle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo dialogo con loro”.

Miller non ha condannato l'escalation in corso da parte del governo israeliano, ma ha affermato che gli Stati Uniti hanno discusso “tutti i fattori” che una cosiddetta campagna 'escalation to de-escalate' comporta. "La pressione militare può a volte consentire la diplomazia - ha affermato Miller - Naturalmente, la pressione militare può anche portare a errori di calcolo. Può portare a conseguenze non volute. Stiamo discutendo con Israele di tutti questi fattori”.

L'esercito libanese ha intanto evacuato i posti di osservazione al confine meridionale del Libano con Israele e ha trasferito il personale in caserme nei villaggi di frontiera, ha detto alla Cnn una fonte della sicurezza di Beirut.

Le Forze di difesa israeliane avrebbero quindi dichiarato "zona militare chiusa" le aree di Metula, Misgav Am e Kfar Giladi, nel nord di Israele al confine con il Libano fino a domenica 6 ottobre, riferisce Haaretz, secondo cui l'ingresso in queste aree è severamente vietato. Secondo quanto riferito ad Axios da due funzionari israeliani, l'operazione si concentrerà nelle località vicine al confine.

E proprio vicino al confine sono ammassati un centinaio di veicoli militari israeliani, dai tank a blindati per il trasporto truppe, secondo quanto mostrano alcune immagini satellitare fornite alla Cnn che sarebbero state scattate domenica. Altre immagini mostrano che i veicoli delle Idf hanno iniziato ad arrivare lì dopo il 26 settembre.

Riservisti israeliani si starebbero intanto radunando nei punti indicati nel nord di Israele, riporta il New York Times. A Kiryat Shmona sono stati visti almeno due dozzine di Humvees con a bordo truppe con equipaggiamento da combattimento, visori notturni compresi. Diretti verso nord anche decine di mezzi logistici, alcuni blindati.

Biden: "Informato, ma serve cessate il fuoco"

"Sono più al corrente di quanto possiate immaginare, sarebbe meglio se si fermassero, servirebbe un cessate il fuoco ora". Così Joe Biden ha risposto ai giornalisti alla Casa Bianca, che gli chiedevano se fosse al corrente di una "limitata" operazione di terra israeliana in Libano e se fosse d'accordo o meno.

"Israele ha il diritto di difendersi da Hezbollah e dai gruppi sostenuti dall'Iran. Siamo in costante dialogo con gli israeliani sul modo migliore di procedere. Naturalmente vogliamo vedere un cessate il fuoco", ha poi detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo a una domanda sull'operazione di terra israeliana in Libano, della quale gli Stati Uniti sono stati informati da Tel Aviv. "Capiamo che lo scopo strategico è quello di assicurarsi che Hezbollah non possa mantenere la capacità di attaccare le comunità israeliane sul lato opposto del confine”, ha sottolineato.

Netanyahu agli iraniani: "Israele è con voi, presto sarete liberi"

"Ogni giorno, vedete un regime che vi soggioga, fa discorsi infuocati sulla difesa del Libano, sulla difesa di Gaza. Eppure ogni giorno, quel regime fa sprofondare la nostra regione sempre più nell'oscurità e nella guerra. Ogni giorno, i loro burattini vengono eliminati. Chiedetelo a Mohammed Deif. Chiedetelo a Nasrallah. Non c'è posto in Medio Oriente che Israele non possa raggiungere". Inizia intanto così un videomessaggio che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha voluto rivolgere al popolo iraniano "in questo momento cruciale" e "senza filtri, senza intermediari".

"Gli iraniani sappiano che Israele è con loro", ha detto ancora Netanyahu rivolto al popolo iraniano. "Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso", ha proseguito il capo del governo israeliano, sottolineando che quando accadrà "i nostri due Paesi, Israele e Iran, saranno in pace".

"Quando arriverà quel giorno, la rete terroristica che il regime ha costruito in cinque continenti sarà smantellata e l'Iran prospererà come mai prima" con "investimenti globali" e "turismo di massa", ha aggiunto Netanyahu, sollecitando gli iraniani a "non lasciare che un piccolo gruppo di teocrati fanatici distrugga le vostre speranze ed i vostri sogni".

"La stragrande maggioranza degli iraniani sa che al regime non importa nulla di loro. Se gli importasse qualcosa, smetterebbe di sprecare miliardi di dollari in guerre inutili in Medio Oriente e inizierebbe a migliorare le vostre vite", le parole del premier israeliano.

"Immaginate se tutti i soldi che il regime ha sprecato in armi nucleari e guerre all'estero fossero stato investiti nell'istruzione dei vostri figli, nel miglioramento della vostra assistenza sanitaria, nella costruzione delle infrastrutture della vostra nazione", ha aggiunto Netanyahu, ribadendo che "ai tiranni iraniani non importa del vostro futuro".

Iran minaccia: "Pronti a resistenza". Ipotesi di attacco a Israele

E mentre cresce la tensione per un possibile attacco dell'Iran contro Israele in seguito all'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, Naim Qassem, vice Segretario generale del gruppo islamista, ha avvertito che se Tel Aviv "volesse portare avanti un'incursione via terra'' in Libano, ''le forze della resistenza sono pronte. Siamo preparati e pronti. Il nemico israeliano non raggiungerà i suoi obiettivi".

''Andremo avanti con il nostro percorso contro Israele'', ha detto Qassem in un discorso pubblico, il primo dall'uccisione di Hassan Nasrallah. "Vinceremo, proprio come abbiamo vinto nel nostro confronto con Israele nel 2006. Hezbollah continuerà a perseguire i suoi principali obiettivi nonostante gli attacchi aggressivi contro i civili in Libano e l'obiettivo di Israele di creare caos''.

Quindi l'attacco a Usa e Israele: "Le forze israeliane stanno uccidendo e commettendo massacri contro i civili in Libano e nella Striscia di Gaza. Gli Stati Uniti sono un alleato di Israele, fornendo sostegno militare illimitato: culturale, politico e finanziario''.

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