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Israele-Hamas, Biden a Netanyahu: "Operazione a Rafah sarebbe un errore"

L'alto rappresentante dell'Ue Borrell: "Israele sta provocando carestia, fame usata come arma di guerra". La replica di Tel Aviv: "Accuse infondate". L'appello del ministero della Sanità di Gaza: "Fermate il massacro". Delegazione Tel Aviv in Qatar per ripresa dei negoziati

Soldati di Israele (Fotogramma/Ipa)
Soldati di Israele (Fotogramma/Ipa)
18 marzo 2024 | 07.55
LETTURA: 11 minuti

"Joe Biden ha rigettato l'idea che sollevare dubbi sull'operazione a Rafah vuol dire sollevare dubbi sull'obiettivo della sconfitta di Hamas". Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, riferendo della telefonata con Benjmain Netanyahu, annunciando che il presidente ha offerto di ospitare "un team" da Israele a Washington al quale spiegare perché gli Stati Uniti pensano che attaccare Rafah sarebbe "un errore" che porterebbe "più caos a Gaza". E nella telefonata, che ha avuto un tono "di colloquio di lavoro", Biden ha insistito sul fatto che ci sono "modi alternativi" per ottenere obiettivi e questi verranno presentati alla delegazione israeliana.

Netanyahu: "Eliminazione Hamas è l'obiettivo della guerra"

"L'impegno di Israele nel raggiungere tutti gli obiettivi della guerra". Di questo il premier israeliano Benjamin Netanyahu afferma di aver parlato con il presidente americano Joe Biden nel colloquio telefonico di questa sera. Il premier ha diffuso un video su X dopo la conversazione, andata avanti per 45 minuti secondo il Times of Israel. Netanyahu ha ripetuto gli obiettivi di Israele, che dall'attacco del 7 ottobre ha avviato operazioni militari nella Striscia di Gaza: "L'eliminazione di Hamas, il rilascio di tutti gli ostaggi e l'impegno che Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele". Netanyahu ha anche assicurato che Israele fornirà agli abitanti di Gaza "gli aiuti umanitari necessari per raggiungere questi obiettivi".

La Casa Bianca ha confermato che Biden ha parlato con Netanyahu dei recenti sviluppi in Israele e a Gaza, compresa la situazione a Rafah e gli sforzi per aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza. E' stata la prima telefonata tra i due leader dal 15 febbraio.

Secondo quanto riferisce Channel 12 il primo ministro Benjamin Netanyahu avrebbe impedito a due alti funzionari israeliani di incontrare un'inviata dell'Amministrazione Biden per manifestare il suo disappunto nei confronti del governo degli Stati Uniti. Al capo dello Shin Bet, Ronen Bar e al numero uno dell'intelligence militare delle Idf, il maggiore generale Aharon Haliva, sarebbe stato impedito di incontrare Barbara Leaf, vice segretaria di Stato per gli affari del Vicino Oriente. Secondo l'emittente, la mossa è stata un segnale inviata da Netanyahu alla Casa Bianca per dimostrare la sua irritazione per le critiche sempre più forti sulla condotta di Israele a Gaza.

Hamas conferma uccisione al-Mabhouh in ospedale Al-Shifa

Hamas ha confermato che Faiq al-Mabhouh, capo delle operazioni del servizio di sicurezza interna del gruppo palestinese, è stato ucciso durante l'operazione israeliana avvenuta all'ospedale Al-Shifa di Gaza. Lo riporta Sky News Arabia.

Borrell: "Israele usa fame a Gaza come arma di guerra"

Israele sta provocando una carestia a Gaza e sta usando la fame come arma di guerra. A dirlo è il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell. Nella Striscia, aggiunge l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea, "non siamo più sull'orlo della carestia, siamo in uno stato di carestia che colpisce migliaia di persone". "Questo è inaccettabile. La fame è usata come arma di guerra. Israele sta provocando la carestia", l'accusa di Borrell all'apertura di una conferenza sugli aiuti umanitari per Gaza a Bruxelles. "E' positivo guardare al sostegno via mare o via aria" per la popolazione della Striscia, "ma dobbiamo ricordare che dobbiamo farlo perché la via naturale per fornire aiuti è stata chiusa artificialmente. Mandiamo paracadute in un posto che è a un'ora di macchina dall'aeroporto più vicino. Sì, la fame è usata come arma di guerra, diciamolo", punta il dito Borrell.

E ancora: "I bambini sono coloro che soffrono di più a Gaza, perché non hanno nessun posto dove andarsi a nascondere. Questa è una guerra di bambini. Più bambini sono stati uccisi a Gaza in questi mesi che in tutto il mondo negli ultimi quattro anni". "Il cancelliere Olaf Scholz ha detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu 'non possiamo stare a guardare mentre i palestinesi muoiono'. Bene, e che cosa facciamo? Perché la fame non è un disastro naturale, non è un terremoto: è interamente prodotta dall'uomo", dice l'Alto Rappresentante dell'Ue al Forum Umanitario Europeo 2024.

"Prodotta da chi? Da chi impedisce che gli aiuti umanitari entrino a Gaza, dalla mancanza di accesso, dall'acuta insicurezza all'interno, che impedisce di distribuire gli aiuti. Il problema sono le centinaia di camion che aspettano al confine" e coloro che controllano il confine, che "ne impediscono l'ingresso", sostiene Borrell, per il quale la Striscia di Gaza "non è più controllata da nessuno. Il territorio sta diventando un'area senza alcun tipo di ordine", ha poi aggiunto. Ricorda sempre di più "Haiti o la Somalia. Sarà il primo Stato fallito prima ancora di essere esistito".

"Due Stati membri", Spagna e Irlanda, hanno chiesto di discutere del rispetto dei diritti umani da parte di Tel Aviv nella guerra a Gaza, per quanto riguarda quanto previsto dall'accordo di associazione Ue-Israele. "Non parliamo della sospensione dell'accordo di associazione Ue-Israele, che spetterebbe alla Commissione proporre, ma del rispetto dei diritti umani. Ne discuteremo" ha detto ancora, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

La replica di Tel aviv

"Le accuse infondate" dell'Alto rappresentante dell'Ue "incoraggiano l'organizzazione terroristica di Hamas", scrive su X il ministro israeliano dell'Energia, Eli Cohen, in passato a capo della diplomazia. "Israele fornisce costantemente aiuti umanitari nel rispetto del diritto internazionale - afferma ancora il ministro - Solo Hamas è responsabile delle carenze nella Striscia di Gaza. Sono loro che affamano la loro gente, sono loro che l'hanno trascurata per anni". A Borrell aveva già risposto anche il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ribadendo che "Israele consente ingenti quantità di aiuti umanitari a Gaza via terra, mare e dal cielo per chiunque sia disposto ad aiutare". "E' tempo - ha scritto su X - che Borrell smetta di attaccare Israele e riconoscere il nostro diritto all'autodifesa contro i crimini di Hamas".

Israele prende controllo dell'ospedale al-Shifa: "Civili vadano a Sud"

Le Forze di Difesa israeliana (Idf) hanno fatto irruzione nella notte nell'ospedale di al-Shifa, a Gaza City. Spiegando di aver agito ''in base a informazioni attendibili'' secondo le quali agenti di Hamas si erano riuniti all'interno dell'ospedale e stavano pianificando un'azione terroristica, le Idf hanno poi annunciato di aver ''preso il controllo di al-Shifa'' dopo uno scontro a fuoco con i miliziani. L'Idf e lo Shin Bet descrivono in una nota di essere stati attaccati dai terroristi "provenienti dall'interno del complesso ospedaliero" e di aver ''risposto al fuoco e colpito i terroristi''. Inoltre, aggiungono, circa 80 miliziani di Hamas sono stati catturati.

Secondo il Jerusalen Post, durante l'attacco è stato ucciso Faack Mabhough, a capo di tutte le forze di sicurezza interna di Hamas sia durante la guerra che in tempo di pace. Le forze israeliane hanno ucciso Mabhough durante uno scontro a fuoco mentre resisteva all'arresto e stava cercando di nascondersi all'interno del complesso di Shifa, scrive il quotidiano israeliano. Nella stanza accanto al suo nascondiglio sono state rinvenute importanti armi di Hamas.

Video condivisi online mostrano un edificio del complesso medico di al-Shifa in fiamme a causa dei raid israeliani e militari israeliani che operano al suo interno. Un secondo video mostra gli abitanti di Gaza City che fuggono dall'ospedale prima dell'alba.

Le Idf hanno chiesto intanto ai palestinesi che vivono vicino all'ospedale di lasciare le proprie case e dirigersi verso il sud dell'enclave. In particolare è stato chiesto loro di trasferirsi nella ''zona umanitaria'' di al-Mawasi, sulla costa meridionale della Striscia di Gaza. Su 'X' il tenente colonnello Avichay Adraee, portavoce dell'Idf in lingua araba, ha condiviso una mappa delle zone che devono essere evacuate e chiede ai civili di spostarsi verso sud utilizzando la strada costiera.

Il ministero della Sanità di Gaza City ha intanto rivolto un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per ''fermare immediatamente il massacro contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all'interno dell'ospedale al-Shifa''. Le autorità di Gaza sottolineano poi che i militari israeliani prendono di mira chiunque si avvicini alle finestre dell'ospedale e questo rappresenta ''un altro reato contro le istituzioni sanitarie''. Inoltre, aggiunge, ''si sono verificati casi di soffocamento di donne e bambini all'interno'' dell'ospedale dopo che è scoppiato un incendio.

Gli sfollati sono intrappolati all'interno dell'edificio degli interventi chirurgici specializzati e nell'area di accoglienza d'emergenza nell'Edificio 8 di al-Shifa, riferisce l'emittente al-Jazeera. Secondo l'emittente, le Forze di difesa israeliane avrebbero inoltre fatto irruzione nella scuola americana che si trova vicino all'ospedale e arrestato gli uomini sfollati che avevano trovato riparo al suo interno, l'esercito avrebbe quindi ordinato alle donne che erano presenti nella scuola di evacuare verso la città di Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, attraverso la strada costiera d Al-Rashid.

Hamas ha condannato il raid israeliano sull'ospedale di Gaza City. ''I crimini dell'occupazione non porteranno alcuna vittoria per Netanyahu e per il suo esercito nazista'', si legge in una nota. ''I crimini dell'occupazione esprimono confusione e allontanano la speranza di raggiungere un risultato militare'', ha aggiunto. In una nota congiunta le fazioni palestinesi hanno affermato che prendere di mira gli ospedali ''porta avanti la guerra di sterminio intrapresa dall'occupazione contro il popolo palestinese ed è una flagrante violazione di tutte le convenzioni e leggi internazionali''.

Delegazione Israele in Qatar per riprendere colloqui

Il capo del Mossad David Barnea e altri delegati israeliani di alto livello sono partiti per Doha, in Qatar, dove si terranno colloqui finalizzati a raggiungere un accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi. Lo ha detto una fonte ben informata alla Nbc News, sottolineando che c'è una forte pressione americana per cercare di raggiungere un accordo. Il gabinetto di sicurezza israeliano nella notte ha dato l'ok alla missione del team guidato dal direttore del Mossad, che ha ricevuto "un mandato generale" a condurre negoziati attraverso mediatori egiziani e qatarini, riferiscono fonti israeliane.

I colloqui a Doha potrebbero durare due settimane, afferma un funzionario israeliano secondo quanto riporta il Times of Israel. A determinare la tempistica dei negoziati sarebbe la difficoltà che i mediatori di Hamas in Qatar avrebbero a comunicare con i leader del gruppo che si trovano nella Striscia di Gaza assediata.

Obiettivo dei colloqui, prosegue il funzionario, è quello di arrivare a una tregua di sei settimane nei combattimenti a Gaza in cambio della liberazione di quaranta ostaggi.

Casa Bianca conferma uccisione numero 3 di Hamas Marwan Issa

"Israele ha compiuto progressi significativi contro Hamas: ha distrutto un numero significativo di battaglioni, ucciso migliaia di combattenti, compresi alcuni comandanti". Lo ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, durante un briefing. "Il numero tre di Hamas, Marwan Issa, è stato ucciso in un'operazione israeliana la scorsa settimana, il resto dei leader si nascondono, probabilmente nel profondo della rete di tunnel di Hamas, e la giustizia arriverà anche per loro. Li stiamo aiutando a garantirlo".

Ministero Sanità Gaza: "31.726 morti da 7 ottobre"

Più di 31.726 palestinesi sarebbero stati uccisi e 73.792 sono rimasti feriti nell'offensiva militare israeliana lanciata sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha affermato in una nota il ministero della Sanità guidato da Hamas. 81 i palestinesi che sarebbero stati uccisi nelle ultime 24 ore e 116 quelli rimasti feriti, ha aggiunto il ministero.

Milizie filo Iran rivendicano attacco su Alture Golan

La Resistenza islamica dell'Iraq, coalizione di milizie irachene filoiraniane, ha rivendicato un attacco con droni contro una base aerea israeliana sulle Alture del Golan. Si è trattato di un'azione ''in solidarietà con il popolo palestinese'', si legge in una nota delle milizie, che annunciano altri attacchi simili contro ''le roccaforti del nemico'' durante il Ramadan. Al momento non ci sono conferme da parte israeliana, ma l'esercito giordano ha parlato di movimenti aerei sospetti da una fonte non nota al suo confine con la Siria.

Idf: "Colpito edificio Hezbollah in Libano"

Un edificio di Hezbollah e un posto di osservazione nella città di nella città di Ramyeh, nel sud del Libano, sono stati colpiti nella notte in un raid condotto dagli aerei da combattimento israeliani. Lo comunicano le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando di aver colpito anche un sito usato da Hezbollah a Naqoura.

Olp denuncia: torture e abusi su Marwan Barghouti

L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) ha accusato le autorità israeliane di aver commesso "torture" e "abusi" su Marwan Barghouti, il dirigente di Fatah incarcerato dal 2002 nello Stato ebraico e condannato a cinque ergastoli per il suo ruolo nella pianificazione degli attacchi durante la Seconda Intifada. "I nostri eroici prigionieri nelle galere dell'occupazione sono sottoposti alle forme peggiori di tortura, abuso, brutalità e isolamento", ha dichiarato il segretario del comitato esecutivo dell'Olp, Hussein al-Sheikh, secondo cui anche "il fratello Marwan Barghouti è stato sottoposto all'isolamento, alla tortura, all'aggressione e a tentativi di umiliarlo, mettendo la sua vita in pericolo". Al-Sheikh ha invitato la comunità internazionale a "intervenire immediatamente e con urgenza per fermare le misure repressive contro i prigionieri e gli alti funzionari nelle carceri". Le autorità palestinesi hanno dichiarato a metà febbraio che Barghouti è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Ayalon, nella città di Ramla.

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