Idf: uccisi diversi terroristi. Approvato aumento minimo forniture carburante a Gaza. Guterres invoca articolo 99 Carta Onu, Israele: "Sostiene Hamas"
Mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres invoca l'art. 99 della Carta delle Nazioni Unite, allertando il Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria a Gaza e sollecitando l'organismo a promuovere un cessate il fuoco, l'esercito israeliano ha dichiarato circondato la città di Khan Younis. Inoltre l'Idf ha circondato "la casa di Yajya Sinwar", il leader di Hamas nella Striscia di Gaza. "E' solo questione di tempo prima di prenderlo", ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu commentando l'accerchiamento. "La sua casa non è la sua fortezza, e può fuggire, ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo", ha aggiunto.
Razzi dalla Striscia sono stati sparati inoltre contro la città meridionale di Beersheba. La 98esima divisione militare "ha lanciato un attacco combinato nell'area della città di Khan Younis, contro i 'centri di gravità' dell'organizzazione terroristica di Hamas", ha dichiarato l'Idf. Nel giro di poche ore, le truppe hanno sfondato le difese della brigata di Hamas a Khan Younis, hanno circondato la città e hanno iniziato a manovrare in profondità, ha dichiarato l'esercito.
Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato anche l'uccisione di un certo numero di terroristi di Hamas nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. In un post su Telegram, l'Idf parla di "decine di obiettivi terroristici" colpiti nella città meridionale di Khan Younis e di "un conflitto a fuoco tra militari e membri di una cellula terroristica davanti all'ingresso di un tunnel". "Due terroristi sono stati uccisi", riporta il messaggio postato dalle forze di difesa.
Nella città settentrionale di Jabalya i soldati hanno effettuato un raid mirato contro un compound militare appartenente ad un battaglione di Hamas. "Alcuni terroristi sono stati uccisi nel quadro delle operazioni", si legge ancora su Telegram. I militari hanno anche scoperto una rete di tunnel sotterranei collegata con l'esterno del compound, un'area adibita ad attività di addestramento e una struttura destinata ad immagazzinare armi.
A seguito delle pressioni degli Stati Uniti, Israele ha approvato un "minimo" aumento delle forniture di carburante alla Striscia di Gaza per prevenire una crisi umanitaria, a due mesi dall'inizio del conflitto dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Dallo scoppio della guerra, Israele ha bloccato le forniture di carburante per impedire che finissero nelle mani di Hamas e fossero utilizzate per scopi militari.
Guterres invoca articolo 99 della Carta Onu
Citando l'articolo 99 in una lettera al Consiglio di Sicurezza, il capo delle Nazioni Unite utilizza quello che è considerato lo strumento diplomatico più potente che ha a disposizione per portare all’attenzione qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. "Il segretario generale - si legge nell'articolo 99 - può portare all'attenzione del Consiglio di Sicurezza qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale", recita l'articolo.
"Ho appena invocato l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, per la prima volta nel mio mandato di segretario generale - afferma Guterres in un post su 'X' - Di fronte al grave rischio di collasso del sistema umanitario a Gaza, esorto il Consiglio a contribuire a evitare una catastrofe umanitaria e faccio appello affinché venga dichiarato un cessate il fuoco umanitario".
Immediata e dura la replica di Israele. La linea tenuta da Guterres è "un pericolo per la pace mondiale", ha twittato il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. La decisione del segretario generale "rappresenta un sostegno all'organizzazione terroristica di Hamas e un endorsement all'uccisione di anziani, al rapimento di bambini e allo stupro di donne. Chiunque sostenga la pace nel mondo deve essere a favore della liberazione di Gaza da Hamas".
Ancora più dura, se possibile, la replica di Gilad Erdan, ambasciatore d'Israele all'Onu, che ha apertamente chiesto le dimissioni di Guterres. "Il segretario generale ha toccato un nuovo record negativo morale. Ha deciso di attivare questa clausola rarissima solo perché gli consente di mettere pressione a Israele, che sta combattendo i naziterroristi di Hamas. E' un'ulteriore prova che della deviazione morale del segretario generale e dei suoi pregiudizi verso Israele", afferma.
"La richiesta di un cessate il fuoco in realtà è una richiesta di mantenere il regno del terrore di Hamas a Gaza. Invece di puntare il dito in maniera esplicita contro la responsabilità di Hamas per la situazione attuale e invece di esortare i leader dei terroristi a consegnarsi e a liberare gli ostaggi per porre fine alla guerra, il segretario decide di continuare a fare il gioco di Hamas", è l'attacco durissimo dell'ambasciatore. "Torno achiedere le dimissioni immediate del segretario generale - conclude -. L'Onu ha bisogno di un segretario generale che appoggi al guerra al terrorismo. Non di un segretario generale che agisce secondo il copione scritto da Hamas".
Josep Borrell dal canto suo sostiene l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite. "Chiedo ai membri dell'Unione Europea nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e ai partner con lo stesso orientamento di sostenere l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Il Consiglio di Sicurezza deve agire immediatamente per evitare il totale collasso della situazione umanitaria a Gaza", ha scritto su X l'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue.
"Invito inoltre Israele a consentire a tutte le agenzie delle Nazioni Unite, compresa la coordinatrice per le questioni umanitarie Lynn Hastings, di fornire sostegno urgente ai civili a Gaza". Israele non ha rinnovato il visto a Hastings, accusandola di non avere condannato Hamas per l'attacco del 7 ottobre.