ORE 14.55 - "La firma di un accordo con l'Ucraina dopo un negoziato chiaro su tutte le questioni, e la sua attuazione, potrebbe fermare "molto velocemente", "gli eventi in corso in Ucraina", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
ORE 14.51 - Sono ''aumentate un po' di più le nostre speranze di ottenere un cessate il fuoco'' in Ucraina dopo le missione diplomatiche condotte dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Lo ha detto lo stesso capo della diplomazia di Ankara ammettendo che ''è difficile dire qualcosa di definitivo sulla guerra''.
ORE 14.45 - Le sanzioni contro la Russia "naturalmente creano molti problemi, ma aprono anche nuove opportunità per noi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, parlando ad un incontro sullo sviluppo socio-economico della Crimea e di Sebastopoli e sottolineando come adesso le grandi aziende e le banche russe "che prima temevano le sanzioni in Crimea ora possono entrare tranquillamente nella penisola".
ORE 14.37 - Sono oltre 150mila le persone che hanno aderito all'invito lanciato dal governo britannico ad accogliere in casa rifugiati ucraini nell'ambito del programma 'Homes for Ukraine'. Lo ha comunicato Downing Street. Il programma partirà ufficialmente venerdì e allora, ha spiegati il portavoce del premier Boris Johnson, si verificherà quante adesioni saranno confermate. Nel frattempo, secondo i dati aggiornati a mercoledì pomeriggio, sono stati emessi 6.100 visti di ingresso per i rifugiati ucraini.
ORE 14.30 - "Ci sono sopravvissuti" sotto le macerie del teatro di Mariupol distrutto ieri sera da una bomba russa, confermano i soccorritori all'opera fra le macerie. Secondo il Kiev Post, già 130 persone sono state tratta in salvo. Centinaia di civili si erano rifugiati nell'edificio. "I rifugi anti aerei hanno tenuto. Ora stiamo ripulendo le macerie. Ci sono sopravvissuti. Non sappiamo ancora quale sia il numero delle vittime", ha affermato Petro Andrushchenko, consigliere del sindaco della città, secondo quanto si legge sul Guardian. Alcuni rifugiati sono riusciti a fuggire, ha aggiunto l'ex governatore di Donetsk, Sergiy Taruta. La scorsa settimana, mille persone si erano rifugiate nel teatro, ha aggiunto la portavoce del distretto militare di Donetsk, Tetyana Ignatchenko, ribadendo che un numero considerevole di persone erano riuscite a lasciare l'edificio.
ORE 14.20 - Il ministro degli esteri francese, Jean - Yves Le Drian ha ricordato "la necessità dell'entrata in vigore urgente di un cessate il fuoco completo sull'insieme del territorio ucraina, come la Corte internazionale della Giustizia ha chiesto ieri alla Russia. Solo questo tipo di cessate il fuoco può permettere delle negoziazioni serie di andare avanti per porre fine al conflitto". Ad affermarlo è un portavoce del Quai d'Orsay, il ministero degli Esteri francese, in seguito al colloquio telefonico di oggi tra Le Drian e il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba.
ORE 13.59 - Il ministro degli esteri francese, Jean - Yves Le Drian ha confermato al suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba che la Francia "stanzierà nei prossimi giorni altri 300 milioni di euro di aiuti finanziari all'Ucraina in linea con gli impegni presi dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky". Ad affermarlo è un portavoce del Quai d'Orsay, il ministero degli Esteri francese, in seguito al colloquio telefonico di oggi tra Le Drian e Kuleba. Nel corso del colloquio, riferisce il portavoce, "i due ministri hanno effettuato un punto sulla situazione e sull'appoggio della Francia all'Ucraina nell'ambito della guerra provocata dalla Russia". Il ministro francese, aggiunge, "si è impegnato a proseguito negli sforzi a livello europeo per raffarozare il costo per la Russia della sua operazione militare".
ORE 13.51 - "Sono centinaia i casi di fucilazioni, stupri, saccheggi. Solo uno su 300, come quello di Cernihiv ieri, vengono diffusi in rete. Cerhiniv è una delle città continuamente attaccate". Ad affermarlo è Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing. "Ci sono - sottolinea Arestovych - tuttavia casi molto più macabri: quattro giorni fa alcune famiglie erano partite nella direzione Balaklia-Izyim. Gli occupanti li hanno fermati, hanno controllato i documenti. Hanno visto che in auto c'erano dei bambini in età prescolastica. Gli hanno augurato buon viaggio e poi hanno sparato alle spalle".
ORE 13.45 - Il presidente del Consiglio Mario Draghi interverrà in aula alla Camera, lunedì 22 marzo sulla situazione della guerra in Ucraina. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo a Montecitorio. Lunedì 22 è anche previsto un video collegamento di Senato e Camera per l'intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
ORE 13.44 - "Su internet molte persone 'scherzano' sostenendo che la guerra ha sconfitto il Covid. In realtà non è così. Abbiamo tanti pazienti gravi ricoverati con covid e necessitano di ossigeno". Ad affermarlo è un medico di un ospedale di Kharkiv ai microfoni Radio svoboda sul loro telegram. "La situazione - spiega - è complicata. Dobbiamo sopravvivere ai continui spari. Nelle cantine dell'ospedale abbiamo allestito il rifuggio anti aereo. Qui scendono medici e quei pazienti che non necessitano di molto ossigeno. Gli altri gravi purtroppo sono costretti a rimanere sopra. Abbiamo abbastanza medicine grazie alle scorte fatte prima e agli aiuti dei volontari. Inoltre l'ospedale si sta preparando al possibile uso degli armi chimiche da parte dell'esercito russo", sottolinea ancora.
ORE 13.43 - "L'invasione russa dell'Ucraina ha cambiato lo scenario macroeconomico quasi da un giorno all'altro. Nella situazione attuale, anche la stabilità finanziaria è esposta a rischi significativi per le potenziali interruzioni dell'approvvigionamento energetico e le conseguenze per l'economia reale e gli intermediari, nonché le dislocazioni nei mercati finanziari". Così il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco alla terza Conferenza 'Financial Stability and Regulation, organizzata con dall'Università Bocconi. "In questa profonda incertezza possono sorgere meccanismi di amplificazione da più canali a causa delle strette interconnessioni all'interno del sistema finanziario globale", aggiunge.
ORE 13.30 - Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lo riferisce la Farnesina in una nota, nella quale si sottolinea che, nel ribadire la ferma condanna dell’Italia per l’ingiustificata e inaccettabile aggressione russa all’Ucraina e per gli atroci attacchi ai civili delle ultime ore, il ministro ha confermato l’unità della comunità euroatlantica nell'imporre sanzioni pesantissime al governo russo per indurlo all’immediata cessazione delle ostilità.
ORE 13.23 - "Sono convinto che l'operazione speciale in Ucraina finirà presto". Ad affermarlo è il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko in un'intervista al canale tv giappone 'Tbs' secondo quanto riferisce l'agenzia bielorussa 'Belta'. "Se l'Ucraina continua a intensificare delle azioni contro la Bielorussia risponderemo", ha aggiunto Lukashenko. "Al momento del conflitto del 23-24 febbraio - ha sottolineato - stavano progettando di colpire il territorio della Bielorussia. L'abbiamo impedito. L'Ucraina viola il nostro confine di stato con dispositivi aerei e elicotteri", sostiene il leader bielorusso.
ORE 13.17 - Il presidente ucraino Zelensky parlerà in video alle Camere a Montecitorio il 22 marzo alle ore 11.00. E' quanto apprende l'Adnkronos da ambienti parlamentari della Camera.
ORE 13.15 - ''Inaccettabili e imperdonabili". Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov è tornato a denunciare le parole usate dal presidente americano Joe Biden, che ha definito il presidente russo Vladimir Putin ''un criminale di guerra''. Citato dall'agenzia di stampa Interfax, Peskov ha detto che ''il nostro presidente è una personalità internazionale molto saggia, colta e lungimirante'', ha detto. Per Peskov, Biden non ha il diritto di usare queste parole, soprattutto se a parlare è un presidente di un Paese ''che ha bombardato le persone in tutto il mondo per anni'' e che ha lanciato una bomba nucleare contro un Paese che era già stato sconfitto. ''Mi sto riferendo a Hiroshima e Nagasaki," ha detto Peskov.
ORE 13.14 - Si rafforza il reclutamento e il dispiegamento di miliziani siriani al fianco dei russi nel conflitto in Ucraina, ma il loro morale - dopo le prime esperienze sul campo - è sempre più basso, mentre non sono pochi quelli che puntano a disertare per poi cercare di entrare illegalmente nell'Unione Europea. Lo scrive - in un report diffuso sui social - l'intelligence militare di Kiev che ricorda l'impegno del presidente siriano Bashar al-Asad di fornire a Mosca 40 mila miliziani per l'intervento in Ucraina. L'analisi riferisce che la base aerea siriana di Khmeymim abbia avuto istruzioni di inviare fino a 300 militanti al giorno destinati alle operazioni in Ucraina. Secondo le informazioni dell'intelligence militare dell'Ucraina, è previsto un trasferimento dalla Siria alla Russia e alla Bielorussia nel prossimo futuro di armi, equipaggiamenti militari e altre risorse per garantire i rifornimenti alle truppe russe. In realtà ai miliziani inviati da Damasco verrebbe proposto uno scenario decisamente diverso da quello effettivo: ai siriani verrebbe spiegato - accusano gli ucraini - di non dovere partecipare alle operazioni di guerra ma di svolgere esclusivamente funzioni di polizia nei territori occupati dai russi. Con il passare dei giorni tuttavia tra i 'mercenari' si starebbero diffondendo informazioni più precise sulla partecipazione diretta ai combattimenti, circostanza che - secondo Kiev - "ha ridotto significativamente lo 'spirito combattivo' dei siriani", alcuni dei quali si starebbero rifiutando di partecipare agli scontri armati. E non contribuisce al morale il ritorno in patria dei primi feriti (più di 30 già rientrati a Khmeymim).
ORE 13.10 - Joe Biden parlerà domani con Xi Jinping per discutere della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato la Casa Bianca spiegando che il colloquio "è parte degli sforzi in corso per mantenere aperte le linee di comunicazione tra Stati Uniti e Cina". "I due leader - aggiunge la portavoce Jen Psaki in un comunicato - discuteranno la gestione della competizione tra i due Paesi e della guerra della Russia contro l'Ucraina insieme ad altre questioni di reciproco interesse".
ORE 13.09 - Primo sì del Parlamento al decreto Ucraina, che prevede, oltre all'invio delle armi e equipaggiamenti, gli aiuti e le misure per l'assistenza ai profughi. Il provvedimento è stato approvato dalla Camera con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astensioni. I deputati Dall'Osso (Fi), Segneri e Lorenzoni (M5s), e Fratoianni (Leu) sono intervenuti in aula per dichiarare il voto contrario. Fassina (Leu) si è invece astenuto.
ORE 13.06- Le sanzioni decise dall'Ue contro la Russia per l'attacco all'Ucraina "devono continuare. Ci sono molte società con sedi centrali in Svizzera, Francia e Germania, che continuano a fare affari con la Russia. Fanno affari sul sangue dei bambini e delle donne ucraine, che soffrono negli ospedali sotto le bombe". Lo sottolinea il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in audizione stamani davanti alle commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo, a Bruxelles. "Il nostro primo ministro Denys Shmyhal - prosegue Reznikov - vi darà una lista di queste compagnie. Vi chiediamo di interrompere qualsiasi rapporto con la Federazione Russa, perché vi avverto: è uno Stato del terrore. Abbiamo bisogno di armi antiaeree, anticarro e antielicottero: a livello bilaterale parliamo con ogni governo dell'Ue", conclude.
ORE 13.05 - A Cernihiv un'intera famiglia è stata distrutta dopo il bombardamento di ieri a un dormitorio. A riferirlo è il Servizio per le emergenze ucraino spiegando che sotto le macerie sono stati trovati i corpi di un'intera famiglia: genitori, tre figli di cui una bambina di 12 anni e due gemelli maschio e femmina di 3 anni.
ORE 13.04 - "Siamo al fianco dell'Ucraina. La Germania sta dando il suo contributo e continuerà a darlo". Lo ha detto Olaf Scholz dopo il discorso oggi al Bundestag del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ricordando l'invio di aiuti militari e di armi a Kiev. L'Ucraina ha presentato una lunga lista di armi pesanti di cui ha bisogno per difendersi dell'attacco russo, compresi tank da combattimento, caccia e mezzi navali. Finora Berlino ha inviati armi anti carro e per la difesa aerea.