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ORE 11.47 - Il Regno Unito è "pronto ad aiutare" la Polonia ad affrontare la crisi umanitaria in corso. Lo ha dichiarato a Varsavia il primo ministro britannico, Boris Johnson, nel corso di una conferenza stampa con il suo omologo polacco, Mateusz Morawiecki.
"La tragedia che avevamo previsto si è avverata, anzi è peggio delle nostre previsioni. Stiamo assistendo a un disastro nel nostro continente europeo", ha detto Johnson, che ha elogiato la Polonia per aver accolto i rifugiati scappati dall'Ucraina. Secondo l'Unhcr, sono circa 350mila gli ucraini che hanno già varcato la frontiera con il Paese.
"Noi nel Regno Unito siamo pronti ad aiutarvi, ci sono come sapete aiuti umanitari in arrivo - ha aggiunto - penso che due aerei di forniture mediche siano già atterrati e altri arriveranno".
ORE 11.15 - Il centrocampista brasiliano dello Shakhtar Donetsk, Junior Moraes, ha donato 56mila dollari all'Ucraina dopo l'invasione da parte della Russia. Il giocatore nelle scorse ore ha lasciato il Paese assieme al nutrito gruppo di connazionali che giocano allo Shakhtar e alla Dinamo Kiev assieme alle rispettive famiglie.
Al 34enne Moraes, che gioca allo Shakhtar dal 2018 e ha anche acquisito la cittadinanza ucraina, è arrivato tramite i social il ringraziamento del club.
ORE 11.10 - Il presidente ucraino, Volodymyr ZelenskY, interverrà oggi al Parlamento europeo, convocato in plenaria dalla presidente Roberta Metsola per le 12.30 per discutere dell'invasione dell'Ucraina. Il presidente ucraino e il presidente del parlamento di Kiev Ruslan Stefanchuk, si collegheranno "e parleranno al mondo", ha annunciato Metsola. Ieri Zelenski aveva chiesto l'adesione immediata del suo paese all'Ue.
Interverranno nel corso della stessa seduta il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e l'Alto Rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. "Siamo testimoni dell'invasione di uno stato sovrano e indipendente. In gioco ci sono i valori della libertà. Non dobbiamo guardare dall'altra parte", ha dichiarato Metsola.
ORE 11.08 - "L'esercito della Bielorussia non prende parte all'azione militare e non lo ha mai fatto" e "possiamo dimostrarlo a tutti". Alexander Lukashenko, il leader bielorusso alleato di Vladimir Putin, si è espresso così, secondo dichiarazioni riportate dalla Bbc, mentre The Kyiv Independent scrive che "truppe bielorusse sono entrate in Ucraina", teatro da giovedì scorso dell'invasione russa, una guerra lanciata da Mosca, anche dalla Bielorussia. "La leadership russa non ha mai sollevato con noi la questione del nostro coinvolgimento nel conflitto armato", ha affermato ancora, sostenendo che "non intendiamo prendere parte a questa operazione speciale in Ucraina nel futuro".
ORE 11 - "Truppe bielorusse sono entrate in Ucraina". Lo scrive su Twitter 'Kyiv Independent', precisando che "secondo il Parlamento, truppe bielorusse sono entrate nell'Oblast ucraino di Chernihiv per assistere la Russia nella sua guerra all'Ucraina".
ORE 10.48 - "Oggi è l'Ucraina, ieri è stato l'Afghanistan". Lo ha detto la Guida Suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, secondo il quale l'Ucraina "è vittima delle politiche americane" che "creano crisi" e sono "gli Stati Uniti che hanno portato l'Ucraina a questo punto". L'accusa a Washington è "aver interferito negli affari interni del Paese" e la critica riguarda anche l'Afghanistan.
Secondo Khamenei, come riporta il sito web della Guida Suprema dopo un discorso in diretta televisiva, "ci sono due lezioni" da trarre dalla "situazione dell'Ucraina". Ovvero, a suo avviso, i governi che contano sull'appoggio delle potenze occidentali devono sapere che il loro sostegno è un "miraggio". "Oggi è l'Ucraina, ieri è stato l'Afghanistan", ha detto, ribadendo che l'Iran vuole la "fine della guerra" a Kiev. La "seconda lezione", stando a Khamenei, è che la popolazione è il sostegno "più importante" per i governi.
ORE 10.33 - "È essenziale mantenere aperta la via del dialogo, auspichiamo il successo di questo dialogo anche se siamo realistici sulle sue conseguenze". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando al Senato.
ORE 10.22 - Sarebbero oltre 5.700 i russi morti dall'inizio dell'invasione, giovedì scorso, dell'Ucraina. E' il nuovo bilancio aggiornato da parte ucraina secondo cui altri 200 sarebbero stati catturati. Ieri il ministero della Difesa di Kiev parlava di circa 5.300 russi morti. Su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine ha segnalato anche la distruzione di 198 tank, 29 velivoli e altrettanti elicotteri. Sinora da parte russa non è stato fornito un bilancio delle perdite.
ORE 10.17 - "L'Italia non intende voltarsi dall'altra parte. L'aggressione della Russia all'Ucraina ci riporta indietro di oltre ottant'anni, si tratta di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all'ordine internazionale che abbiamo costruito insieme". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando al Senato.
ORE 10.13 - "L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, segna una svolta decisiva nella storia europea. Molti si erano illusi che la guerra non avrebbe avuto più spazio in Europa". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando al Senato.
ORE 10 - "Ai connazionali ancora presenti nella capitale Ucraina e dintorni è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela". Questo il messaggio rivolto ai connazionali sul sito 'Viaggiare sicuri' della Farnesina, nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina.
ORE 9.59 - L'Ucraina è "vittima delle crisi create dagli Usa". Lo ha affermato la Guida Suprema dell'Iran, ayatollah Ali Khamenei, in un discorso trasmesso in tv secondo dichiarazioni riportate dai media iraniani. La Repubblica Islamica, ha detto, è "contraria alla guerra e alla distruzione" e vuole la "fine della guerra" in Ucraina.
ORE 9.45 - Le armi dirette all'Ucraina non transiteranno per il territorio ungherese. Ad annunciarlo è stato il premier, Viktor Orban: "Abbiamo deciso che non acconsentiremo a tali consegne", ha affermato, in una dichiarazione diffusa dall'agenzia Mti.
L'Ungheria confina con l'Ucraina per 140 chilometri e la decisione - ha spiegato il premier - è legata alla presenza di oltre 100mila cittadini originari dell'Ungheria nella regione occidentale ucraina di Zakarpattia. La loro sicurezza, ha aggiunto, verrebbe messa a rischio. "Rientra negli interessi dei cittadini ungheresi il fatto che l'Ungheria resti fuori da questa guerra", ha ancora dichiarato il premier ieri.
ORE 9.35 - "Insieme a tutti i nostri alleati, il Regno Unito continuerà a esercitare la massima pressione sul regime di Putin per assicurarsi che senta le conseguenze delle sue azioni in Ucraina". Lo ha affermato Boris Johnson, come riporta la Bbc nel giorno della missione del premier britannico in Polonia ed Estonia.
Risposta alla crisi umanitaria ai confini dell'Ucraina e sicurezza europea sono i temi in cima all'agenda. Johnson parlerà anche con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e incontrerà le truppe britanniche in Estonia.
ORE 9.20 - "In questo momento in Ucraina c'è bisogno di medici che sappiano gestire le ferite da arma di fuoco, specialisti in medicina di guerra. C'è necessità di chirurghi e ortopedici, meno di infettivologi ma comunque alcuni colleghi hanno espresso la volontà di andare a dare una mano. Ma credo che oggi l'aiuto più grande si può dare nei paesi dove gli ucraini arrivano come rifugiati. Magari pensando ad una task force europea con colleghi di diversi Paesi". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
ORE 9.22 - "Crudeli attacchi missilistici russi sulla centrale piazza della Libertà e sui quartieri residenziali di Kharkiv. Putin non è in grado di abbattere l'Ucraina. Commette molti crimini di guerra per rabbia, uccide civili innocenti. Il mondo può e deve fare di più. Aumentare la pressione, isolare completamente la Russia!". Lo scrive stamani su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, allegando un video dopo le notizie di un'esplosione di un razzo, una bomba o un missile in corrispondenza di un edificio identificato dal Kyiv Independent come la sede del governo regionale.
ORE 9.20 - La città meridionale ucraina di Kherson è quasi completamente circondata dalle truppe russe. A riportarlo è stata la giornalista Alyona Panina parlando con l'emittente Ucraina 24. "La città è circondata, ci sono molti soldati russi e attrezzature militari da ogni lato, hanno istituito posti di blocco alle uscite", ha affermato, secondo quanto riporta su Twitter il 'Kyiv Independent'.