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ORE 9.10 - Warner Bros, Disney e Sony hanno sospeso l'uscita dei film nei cinema russi, dopo l'invasione dell'Ucraina. Mentre dunque arrivano le sanzioni da tutto il mondo contro Mosca, nelle sale del Paese non usciranno né 'Batman, né 'Red', né 'Morbius'.
Il blockbuster della Warner Bros ‘Batman’ sarebbe dovuto uscire venerdì nelle sale russe. "Alla luce della crisi umanitaria in Ucraina – hanno fatto sapere dalla casa di produzione - WarnerMedia ha sospeso l'uscita del suo film in Russia". Nel frattempo, la Disney ha ritardato l'uscita del film d'animazione Pixar ‘Red’, spiegando che “a causa dell'invasione non provocata dall'Ucraina e della tragica crisi umanitaria, stiamo bloccando l'uscita nelle sale dei film in Russia", e aggiungendo che lavorerà con le sue organizzazioni non governative per fornire "aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati".
Da parte sua, Sony ha interrotto l'uscita del suo adattamento Marvel ‘Morbius’ nel Paese. "Data l'azione militare in corso in Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, sospenderemo le nostre previste uscite nelle sale in Russia", ha detto un portavoce della casa di produzione alla Bbc, aggiungendo che “i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente".
ore 9.13 - "World Rugby ribadisce la sua condanna dell'aggressiva invasione russa dell'Ucraina e l'agevolazione di questa azione da parte della Bielorussia. La famiglia globale del rugby è unita nella solidarietà con tutti coloro che sono stati colpiti da questi eventi profondamente inquietanti e si unisce alla comunità globale nel chiedere il ripristino della pace". Lo scrive la federazione internazionale del rugby. "Il Comitato Esecutivo del World Rugby ha deciso oggi di adottare ulteriori misure immediate per proteggere la famiglia del rugby e prendere una posizione ferma contro il conflitto in linea con le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale: la sospensione totale e immediata di Russia e Bielorussia da tutte le attività internazionali di rugby e club di rugby transfrontaliero fino a nuovo avviso; la sospensione totale e immediata della Rugby Union of Russia dall'appartenenza a World Rugby fino a nuovo avviso"
ORE 9.01 - Nuovo attacco a Kharkiv: immagini diffuse dai social mostrano l'esplosione di un razzo, una bomba o un missile in corrispondenza di un edificio identificato dal Kyiv Independent come la sede del governo regionale. Lo riporta il Guardian.
ORE 8.22 - "Uno stato che commette crimini di guerra contro i civili non può essere membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio in cui ha chiesto l'esclusione di Mosca dall'esecutivo Onu, dove siede come membro permanente con diritto di veto.
"Questa è l'Ucraina. Questa è l'Europa. Questo è il 2022. Il male, armato di missili, bombe e artiglieria, deve essere fermato immediatamente. Distrutto economicamente. Per dimostrare che l'umanità può difendersi", ha aggiunto Zelensky, esortando la comunità internazionale a considerare il blocco completo dello spazio aereo per missili, aerei ed elicotteri russi. Il presidente ha anche definito un crimine di guerra il bombardamento della città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. "Ci sarà sicuramente un tribunale per questo crimine... È una violazione di tutte le convenzioni", ha dichiarato. La Russia - ha denunciato - ha effettuato 56 attacchi missilistici contro l'Ucraina dall'inizio dell'invasione cinque giorni fa e ha lanciato un totale di 113 missili da crociera.
L'Ucraina non ha ancora ottenuto il risultato sperato nei negoziati con la delegazione russa, ha sottolineato ancora Zelensky. "La Russia ha illustrato le sue posizioni, noi abbiamo avanzato contro-argomentazioni per porre fine alla guerra", ha spiegato. Dopo il rientro della delegazione a Kiev e l'analisi delle posizioni rispettive verrà deciso come procedere nel secondo round di negoziati, ha aggiunto.
ORE 8.21 - Il gigante del cinema Disney ha bloccato l'uscita dei suoi nuovi film in Russia. Come spiega un portavoce della società in una nota, "a causa dell'invasione non provocata dall'Ucraina, abbiamo deciso di mettere in pausa l'uscita dei nostri film, tra cui l'imminente Turning Red di Pixar. Prenderemo future decisioni in base all'evolversi della situazione - ha detto ancora - e siamo al lavoro con i nostri partner delle Ong per fornire aiuti urgenti e assistenza umanitaria ai rifugiati".
ORE 8.01 - Le forze ucraine hanno dichiarato di aver abbattuto diversi aerei da combattimento russi: cinque aerei da combattimento e un elicottero sono stati abbattuti ieri durante attacchi aerei alle città di Vasylkiv e Brovary nell'area circostante Kiev, secondo quanto riferito dal quotidiano Ukrayinska Pravda e dall'aviazione ucraina. Vicino Kiev sarebbero inoltre stati abbattuti un missile cruise e un elicottero.
ORE 7.52 - Almeno 413 persone sono state arrestate in Russia durante le proteste di ieri contro la guerra in Ucraina. A riportarlo è il sito per i diritti civili Ovd-Info, che fa salire il totale delle persone arrestate dall'inizio delle manifestazioni giovedì a 6.440. Circa la metà degli arresti, 3.126, sono stati effettuati durante le proteste a Mosca, mentre 2.084 a San Pietroburgo, ha riferito il sito.
ORE 7.50 - L'invasione dell'Ucraina è in ritardo rispetto ai piani russi per la fortissima resistenza locale oltre che per i problemi di attrezzature e logistica avuti dai russi. Questo quanto emerso nel corso di un briefing riservato del governo americano del quale il senatore statunitense Chris Murphy – presente alla riunione - ha condiviso su Twitter alcune informazioni divulgabili. “La Russia – avverte poi - cercherà di accerchiare ed isolare la capitale nelle prossime settimane. La lotta per Kiev sarà lunga e cruenta”.
ORE 7.33 - Oltre 70 militari ucraini sarebbero stati uccisi nell’attacco di artiglieria russo contro la base militare di Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. A scriverlo su Telegram è stato il responsabile regionale Dmytro Zhyvytskyy, postando immagini dell’edificio colpito e di soccorritori che scavano tra le macerie. In un successivo post su Facebook, Zhyvytskyy ha parlato di molti soldati russi ed alcuni residenti uccisi durante gli scontri avvenuti domenica. Lo riporta il Guardian.
ORE 7.24 - Gli attacchi su Kharkhiv sono proseguiti in nottata: i russi hanno fatto saltare le sottostazioni elettriche, ha denunciato il sindaco Ihor Techerov - citato dall’agenzia di stampa Ukrinform - causando problemi per i rifornimenti di acqua ed elettricità. L’agenzia di stampa Unian ha riferito della distruzione dei piani superiori di due grattacieli. Gli attacchi di ieri hanno causato la morte di almeno 11 persone e decine di feriti, oltre alla distruzione di almeno 87 edifici residenziali.
ORE 7.17 - Le sirene hanno suonato questa mattina in diverse città ucraine: a riportarlo è il Kyiv Independent - citato dal Guardian - secondo cui l’allarme è scattato a Rivne, ad ovest di Kiev, Ternopil, Vinnytsia e Volyn.
ORE 7.12 - Sarebbe lungo 64 chilometri il convoglio di mezzi militari russi diretto verso Kiev. Lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Unian sulla base delle immagini satellitari: la fila di centinaia di tank, artiglieria rimorchiata, mezzi corazzati, veicoli logistici si estende dall'aeroporto di Hostomel, a nord-ovest di Kiev, al villaggio di Prybirsk, che si trova tra Kiev e Chernobyl. Mezzi di cui è facile ricostruire la provenienza, osserva la Cnn, ricordando che per settimane, prima dell’invasione, la Russia ha accumulato forze in Bielorussia: centinaia di veicoli militari, aerei ed elicotteri sono stati spostati nel paese per partecipare alle esercitazioni congiunte. Ma al termine delle manovre, le forze russe non sono tornate a casa.