L’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm è una “buona operazione”, che va nella direzione di creare “due grandi poli” bancari, Intesa SanPaolo e Unicredit, e il governo dovrebbe astenersi dall’intervenire, dato che il compratore è una banca italiana. A spiegarlo all’Adnkronos, a Strasburgo, è l’eurodeputato veronese di Forza Italia Flavio Tosi, già sindaco della città scaligera per un decennio con la Lega, in disaccordo con il leader leghista Matteo Salvini e con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che si sono espressi in senso sfavorevole all’ultima mossa di Andrea Orcel. Verona è la città del Banco Popolare, che si è fuso con la Banca Popolare di Milano: per Tosi, al contrario del Banco, Unicredit ha conservato un legame con la città veneta, anche tramite la Fondazione Cariverona, primo socio italiano della banca di piazza Gae Aulenti.