Per il portavoce del Cremlino è ovvio che ''nella Bundeswehr stanno sostanzialmente pianificando di lanciare attacchi sul territorio della Federazione russa''
L'ambasciatore tedesco a Mosca, Alexander Lambsdorff, è stato convocato presso il ministero degli Esteri russo. Lo riportano le agenzie di stampa russe Tass e Ria Novosti. La convocazione sarebbe in relazione alle indiscrezioni circolate sui media a proposito di conversazioni intercettate tra ufficiali tedeschi che parlavano di potenziali attacchi contro il ponte russo in Crimea.
Intercettazioni che, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sono una dimostrazione del ''coinvolgimento diretto dell'Occidente'' nel conflitto e del fatto ''ovvio'' che ''nella Bundeswehr stanno sostanzialmente pianificando di lanciare attacchi sul territorio della Federazione russa''. ''Non c'è bisogno di alcuna interpretazione giuridica in merito, è tutto molto ovvio'', ha aggiunto Peskov sottolineando: "Scholz ha detto che verrà effettuato un controllo rapido, completo ed efficace. Speriamo che in qualche modo, intendo anche attraverso i media, scopriremo l'esito di questo controllo".
Intanto l'intelligence militare ucraina (Diu) ha rivendicato un cyber attacco ai server del ministero russo della Difesa, grazie al quale ha ottenuto dati sulla leadership militare, gli ordini, le direttive e i rapporti. Nell'operazione, "ha avuto un ruolo importante il vice ministro russo della Difesa Timur Vadimovich Ivanov", affermano i servizi, senza offrire molti altri dettagli.
"L'intelligence ucraina possiede ora un software di protezione e criptaggio, usato precedentemente dal ministero russo della Difesa, così come di una miniera di documenti ufficiali classificati appartenenti al ministero russo della guerra", hanno annunciato su Telegram i servizi militari ucraini, citati da Ukrainska Pravda. Le informazioni comprendono ordini, rapporti, direttive e rapporti condivisi fra le oltre 2mila unità strutturali del ministero della Difesa russo.
"L'analisi dei dati ottenuti -si legge- ha anche aiutato a identificare i generali, altri alti funzionari delle unità strutturali del ministero della Difesa, così come vice, assistenti e specialisti, tutti colori che usavano il software elettronico per far circolare i documenti chiamato Burocrat". La Diu ha specificatodi aver ottenuto documenti ufficiali dal vice ministro della Difesa Timur Vadimovich Ivanov il quale "ha svolto un ruolo importante nel successo del cyberattacco".
''Continua a essere molto precaria la situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia'', la più grande d'Europa nel sud dell'Ucraina, con ''sei dei sette pilastri della sicurezza nucleare compromessi completamente o parzialmente''. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Mariano Grossi in apertura del Consiglio dei governatori dell'Aiea. ''In Ucraina la guerra è entrata nel suo terzo anno'', ha sottolineato Grossi, e ''l'impianto ha subito l'ottava perdita totale di energia dall'inizio del conflitto armato'' il che ''influisce sulla sicurezza nucleare e sulla situazione della centrale''.