Per il Cremlino un'ulteriore espansione, con l'ingresso della Finlandia e della Svezia all'alleanza, non contribuirà a una maggiore sicurezza dell'Europa
Guerra Ucraina-Russia, un'ulteriore espansione della Nato, con l'ingresso della Finlandia e della Svezia all'alleanza, non contribuirà ad una maggiore sicurezza dell'Europa. E' quanto ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando le rivelazioni del Times secondo cui i due Paesi potrebbero entrare nella Nato in estate.
"L'alleanza stessa è piuttosto uno strumento indirizzato al confronto. Questa non è un'alleanza che garantisce pace e stabilità. Un'ulteriore espansione dell'alleanza, ovviamente, non porterà ulteriore sicurezza al continente europeo", ha affermato il portavoce del Cremlino.
Quanto alla questione del pagamento delle forniture di gas potrebbe essere discussa nell'incontro di oggi tra il presidente russo Vladimir Putin ed il cancelliere austriaco Karl Nehammer, primo leader europeo a Mosca dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso, ha reso noto Peskov secondo cui "l'argomento principale" al centro del colloquio sarà la situazione in Ucraina, ma si parlerà anche del gas, "la discussione non può essere esclusa, perché questo argomento è molto, molto rilevante per la parte austriaca".
Nato, ministro Finlandia: "Potremmo chiedere adesione insieme a Svezia"
Anche "il processo della Svezia" per decidere se chiedere l'adesione alla Nato, come quello iniziato dalla Finlandia, "prenderà tempo, ma spero che, se prendiamo una decisione simile, potremo farlo all'incirca nello stesso momento". Ad affermarlo il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari esteri.
"Questa settimana in Finlandia - ribadisce Haavisto - il governo presenterà un Libro bianco" sulla Nato "al Parlamento, il che dà al Parlamento la possibilità di discutere tutti gli aspetti di una possibile adesione alla Nato. Sulla base di quel dibattito, il governo trarrà le sue conclusioni, insieme al presidente della Repubblica".
Per Helsinki, sottolinea il ministro, "è molto importante vedere che un processo simile è in corso in Svezia". In Finlandia la discussione verrà fatta nella commissione Affari Esteri e "l'obiettivo è raggiungere un consenso. Poi, se ce ne sarà bisogno, siamo pronti ad andare avanti", conclude.