L'annuncio del ministro Shoigu
Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha annunciato oggi la fine della mobilitazione parziale decretata in Russia il 21 settembre per la guerra contro l'Ucraina. "L'invio dei cittadini convocati per la mobilitazione è stato completato oggi", ha detto il capo della Difesa russa, aggiungendo che 82 mila persone sono state mandate al fronte in Ucraina, mentre altre 218 mila stanno seguendo l'addestramento. Shoigu è intervenuto ad un incontro con il presidente Vladimir Putin diffuso in televisione, riferisce il Guardian.
Shoigu ha detto a Putin che la mobilitazione ha portato al richiamo di 300mila persone, raggiungendo così l'obiettivo prefissato. Degli 82mila già mandati in Ucraina, "41mila sono operativi come parte di unità di combattimento e il resto sono in un modo o nell'altro in addestramento", ha rimarcato Putin, citato dalla Tass.
Putin, sottolinea l'agenzia stampa, ha affermato che solo i riservisti mobilitati ben addestrati devono essere mandati al fronte. "Sì, vi facciamo molta attenzione - ha risposto Shoigu - è necessario mandare solo combattenti ben addestrati e ben equipaggiati". "Eccellente. Sono assolutamente d'accordo. E' così che va fatto", ha affermato il leader del Cremlino.
Il dialogo fra i due arriva dopo le numerose denunce sui social russi di soldati mobilitati mandati allo sbaraglio, senza addestramento ed equipaggiamento. Oltre ai video in cui i soldati appaiono in divise rimediate e con vecchi fucili, vi sono le tragiche notizie di soldati morti dieci giorni dopo essere stati mobilitati, il che esclude che possano essere stati sufficientemente addestrati.