Lo riferiscono media finlandesi. Sanzioni Russia a società polacca, stop Gazprom utilizzo gasdotto Yamal
Domani la Russia potrebbe interrompere le sue forniture di gas alla Finlandia, le cui autorità hanno espresso la volontà di aderire alla Nato. Lo riferisce il quotidiano finlandese 'Iltalehti', citando fonti coperte da anonimato secondo cui i politici del Paese scandinavo sono stati messi in guardia dalla possibile decisione di Mosca. In precedenza il ministero degli Esteri russo ha minacciato azioni "di ritorsione di tipo militare'' in risposta all'ingresso della Finlandia nella Nato.
STOP GAZPROM UTILIZZO GASDOTTO YAMAL - Il colosso dell'energia russa Gazprom ha annunciato che non utilizzerà più il gasdotto Yamal-Europa, che termina in Germania, dopo che la società che controlla l'impianto in Polonia è stata inserita nella lista nera di Mosca. Il governo russo, infatti, ieri ha annunciato sanzioni contro oltre 30 società energetiche in risposta alle misure adottate dall'Occidente per rispondere all'invasione dell'Ucraina. Nell'elenco figura Europol Gaz, una joint venture tra Gazprom e la polacca Pgnig, responsabile del gasdotto Yamal-Europa che attraversa la Polonia. Come spiegato da Gazprom, citata dall'agenzia Interfax, le sanzioni implicano che non potrà più utilizzare questo gasdotto.
GERMANIA: "RUSSIA USA L'ENERGIA COME ARMA" - Il ministro tedesco dell'Energia, Robert Habeck, ha accusato la Russia di usare l'energia "come arma" dopo che Mosca ieri imposto sanzioni a oltre 30 compagnie energetiche occidentali, tra cui Gazprom Germania, e alla luce della dichiarata riduzione dei flussi di gas verso l'Europa. "La situazione sta peggiorando perché l'energia ora è utilizzata come arma in diversi modi", ha affermato Habeck durante una conferenza stampa.
UE RIBADISCE: SALDO GAS IN RUBLI VIOLA SANZIONI - La Banca Centrale della Federazione Russa "è soggetta a sanzioni", quindi "usare questo metodo", quello deciso dalla Russia che prevede l'apertura di un conto in rubli presso Gazprombank per pagare le forniture di gas, "come abbiamo dichiarato diverse volte, sarebbe una violazione delle sanzioni e la presidente Ursula von der Leyen lo ha dichiarato chiaramente". Lo dice il portavoce della Commissione per l'Energia Tim McPhie, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, dopo che ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che siamo davanti ad una "zona grigia" ("Non commentiamo i commenti", si schermisce il portavoce) .
La commissaria all'Energia Kadri Simson, ricorda McPhie, "ha parlato della revisione delle linee guida. Continuiamo le conversazioni con gli Stati membri per spiegare la situazione". Ci sono state lettere di Gazprom e "decreti aggiuntivi", che "stiamo esaminando attentamente", ma "la posizione resta che il decreto, per come è stato annunciato in precedenza, interseca il nostro regime sanzionatorio. E' molto chiara e non è cambiata". Sulla tempistica attesa per le linee guida riviste, McPhie ha spiegato di non essere in grado di dare indicazioni: "Il lavoro continua", si limita a dire.