Il presidente Usa cede al pressing e lascia. Endorsement alla vice, Trump esulta: "Ora più facile vincere"
Dopo settimane di pressioni, Joe Biden cede e annuncia ufficialmente il suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca: il presidente non sfiderà Donald Trump nelle elezioni del 5 novembre. Lo comunica attraverso una lettera pubblicata su X, lo stesso social sul quale - solo qualche decina di minuti più tardi - il presidente Usa lancia anche l'endorsement alla sua vice, Kamala Harris.
Una decisione presa a poco meno di un mese dal terribile flop nel faccia a faccia con Trump e "nel miglior interesse del mio partito e del Paese", ha assicurato Biden nella lettera indirizzata ai concittadini americani. Tra una rivendicazione dei risultati raggiunti e ringraziamenti ad Harris, "a tutti coloro che hanno lavorato così duramente per vedermi rieletto" e al popolo Usa, Biden ha poi sottolineato come da ora - e fino al prossimo novembre - si dedicherà "esclusivamente" all'adempimento "dei miei doveri di Presidente per il resto del mio mandato".
Quindi ecco arrivare l'endorsement alla vice: "La mia primissima decisione come candidato del partito nel 2020 è stata quella di scegliere Kamala Harris come mio vicepresidente. Ed è stata la migliore decisione che ho preso. Oggi - ha spiegato - voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest’anno".
Appoggiata dai principali donatori dem, da nomi di peso come quello dei Clinton e considerata - almeno al momento - l'unica candidata possibile per sostituire in corsa Biden, dal canto suo Kamala Harris ha detto di essere "onorata di avere l'appoggio del presidente" e di volersi "guadagnare e vincere la nomination" a soli 107 giorni alle elezioni. "Insieme combatteremo. E insieme vinceremo", la promessa.
Secondo la Cnn, che cita proprie fonti ben informate, Harris avrebbe saputo solo ieri della decisione di Biden di ritirarsi e del sostegno del presidente nei suoi confronti. I più stretti collaboratori del presidente Biden, tra cui Steve Ricchetti e Mike Donilon, sono invece stati informati della sua decisione di abbandonare la corsa presidenziale sabato sera. E a loro avrebbe chiesto di iniziare la stesura della lettera e di coordinare l'annuncio.
Biden e Harris hanno parlato più volte ieri mattina prima dell'annuncio del presidente, ha poi affermato una fonte citata dall'emittente. Il presidente, ancora in fase di recupero dalla diagnosi di Covid-19, è rimasto per tutto il fine settimana nella sua casa di Rehoboth Beach, nel Delaware, con la first lady Jill Biden.
Se Biden punta tutto sulla sua vice, chi non crede nelle possibilità della 'pioniera' Harris è, prevedibilmente, lo sfidante Trump. Che, anzi, esulta. Harris, ha detto il candidato repubblicano alla presidenza Usa alla Cnn, "sarà più facile da sconfiggere di quanto lo sarebbe stato Biden".
Poi la stoccata all'ormai ex contendente in un post sul social Truth: "Biden è stato il peggior presidente in assoluto della storia degli Stati Uniti", un "corrotto", non era adatto a candidarsi alla presidenza'' e "non è mai stato" in grado di fare il presidente e che "ha ottenuto la carica solo con bugie e fake news", mentre "tutti quelli che lo circondavano, incluso il suo medico e i media, sapevano che non era in grado di essere presidente".
Per Trump è quindi il momento di "rendere l'America di nuovo grande", elencando quelli che ha definito danni che Biden ha commesso con "milioni di persone che hanno attraversato il nostro confine, totalmente senza controlli, molte provenienti da prigioni, istituti psichiatrici e numeri record di terroristi. Soffriremo molto a causa della sua presidenza, ma rimedieremo molto rapidamente al danno che ha fatto".