Il vicesegretario Geoana: "L’Ucraina può vincere questa guerra"
L’invio di armamenti in Ucraina da parte dei Paesi membri della Nato dovrà continuare "fino a quando sarà necessario". Così il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, nell’intervista esclusiva al Tg3, rilancia il controverso tema dell’invio di armi. “E' un processo che è iniziato a Ramstein - prosegue il numero due dell’Alleanza Atlantica - e noi continueremo ad aiutare l'Ucraina in termini militari, ma anche dal punto di vista umanitario e finanziario”. Il vicesegretario generale conferma poi la linea della Nato: “Come ho già detto e come ha dichiarato anche il segretario Stoltenberg, l’Ucraina può vincere questa guerra”.
"Noi incoraggiamo ogni tentativo che possa portare a un accordo politico per fermare questa guerra", ha chiarito tuttavia Geoana. "Alla fine ci sarà una soluzione politica ma purtroppo al momento non vediamo le condizioni politiche" per un accordo. Secondo il numero due della Nato, infatti, “le posizioni dei due Paesi sono ancora molto distanti”. Nell’intervista Geoana ringrazia poi l’Italia per "il grande contributo che dà all’alleanza", ricordando il suo ruolo strategico sul fronte orientale, ma anche l’impegno militare in Iraq e Kosovo.
L'amministrazione Biden si starebbe preparando a potenziare il tipo di armi inviate dagli Usa all'Ucraina. E' quanto riporta la Cnn. Gli Stati Uniti potrebbero inviare a Kiev "sistemi missilistici avanzati a lungo raggio che sono la principale richiesta dei funzionari ucraini in questo momento", spiega ancora la testata. La Casa Bianca, si legge, "è favorevole all'invio dei sistemi come parte di un più ampio pacchetto di assistenza militare e di sicurezza, che potrebbe essere annunciato già la prossima settimana".
Secondo quanto riportato dalla Cnn, nelle ultime settimane alti funzionari ucraini, incluso il presidente Volodymyr Zelensky, hanno chiesto agli Stati Uniti e ai loro alleati di fornire il 'Multiple Launch Rocket System, o MLRS': "I sistemi d'arma fabbricati negli Stati Uniti possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri - molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina - e secondo gli ucraini potrebbe essere un punto di svolta nella loro guerra contro la Russia", si spiega, aggiungendo come, secondo quanto affermato da alcuni funzionari, "l'amministrazione Biden ha rinunciato per settimane tuttavia all'opportunità di inviare i sistemi, viste le preoccupazioni sollevate all'interno del Consiglio di sicurezza nazionale che l'Ucraina potesse utilizzare i sistemi per effettuare attacchi offensivi all'interno della Russia".
Secondo la Cnn, inoltre, un'altra arma richiesta dall'Ucraina è il sistema missilistico di artiglieria ad alta mobilità, noto come Himars, un sistema a ruote più leggero in grado di sparare molte delle munizioni dell'MLRS.