cerca CERCA
Lunedì 23 Dicembre 2024
Aggiornato: 09:39
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Nervi tesi tra Trump e Macron

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
16 aprile 2018 | 07.54
LETTURA: 3 minuti

"La missione Usa non è cambiata, il presidente ha chiaro il fatto che vuole le forze Usa a casa il più presto possibile". Con una dichiarazione dalla portavoce Sarah Sanders, la Casa Bianca ha confermato l'intenzione di un ritiro rapido dalla Siria.

Parole che suonano come una secca replica al presidente francese Emmanuel Macron che, in un'intervista trasmessa dalla tv 'Bfmtv', ha detto di aver convinto Donald Trump - che "10 giorni fa diceva che gli Stati Uniti dovevano ritirarsi dalla Siria" - "che è necessario rimanere".

Ad ogni modo, Francia e Stati Uniti sono d'accordo sul fatto che il loro impegno militare in Siria si concluderà il giorno in cui la guerra all'Is sarà conclusa: lo ha dichiarato il presidente Macron, chiarendo di non avere "indicato alcun cambiamento" nella posizione americana e secondo cui "abbiamo un unico obiettivo militare: la guerra contro l'Is".

L'INTERVISTA - Nell'intervista alla tv francese di domenica, Macron ha detto più di una volta di aver avuto nella preparazione dell'attacco un ruolo nel convincere e persuadere Trump. Non solo quando ha sottolineato che "l'abbiamo convinto a rimanere in Siria per il lungo periodo" - affermazione poi smentita dalla Casa Bianca - ma anche quando ha affermato che, insieme agli alleati, ha convinto Trump a un piano di attacco più limitato e specifico.

RAID - "Lo abbiamo anche convinto che avevamo bisogno di limitare i raid alle armi chimiche dopo che le cose erano state un po' esagerate con i tweet" ha detto Macron, con un chiaro riferimento al tweet con cui Trump aveva avvisato la Russia che sarebbero arrivati i missili in Siria.

SANZIONI - Intanto, gli Stati Uniti annunceranno nuove sanzioni contro la Russia come parte della risposta all'attacco chimico condotto dal regime di Assad che ha il sostegno di Mosca. Secondo quanto anticipato da Nikki Haley, ambasciatore Usa all'Onu, le nuove sanzioni "andranno a colpire direttamente tutte che compagnie che fanno affari fornendo equipaggiamenti ad Assad e collegate all'uso delle armi chimiche".

ONU - Al Palazzo di Vetro arriverà inoltre la nuova bozza di risoluzione sulla Siria presentata al Consiglio di Sicurezza da Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna in cui si chiede la fine irreversibile del programma di armi chimiche del regime siriano. E mentre un team investigativo dell'Opac è al lavoro in Siria per indagare sull'attacco chimico, all'Aia è prevista una riunione speciale del consiglio esecutivo dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza