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Attentato Bruxelles, killer sbarcato a Lampedusa: poi passato per Bologna e Genova

Sul profilo social di Abdesalem Lassoued le immagini del viaggio in Liguria del 2021, nel 2016 era stato identificato dalla polizia nel capoluogo emiliano. Nel 2011 la fotosegnalazione a Porto Empedocle per ingresso illegale

Bruxelles
Bruxelles
17 ottobre 2023 | 12.25
LETTURA: 2 minuti

E' passato per Genova nel 2021 e si trovava a Bologna nel 2016 Abdesalem Lassoued, il presunto terrorista tunisino che ha ucciso due svedesi in un attentato terroristico a Bruxelles prima di essere ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia.

In particolare nel 2021 Lassoued si è fatto fotografare in piazza della Vittoria e sul suo profilo social, ora oscurato, ha postato le immagini da lui pubblicate durante il viaggio in Liguria.

L'uomo, secondo quanto si apprende, era inoltre stato identificato dalla polizia nel capoluogo emiliano nel 2016.

A quanto apprende l'Adnkronos, inoltre, Abdesalem Lassoued, è stato fotosegnalato a Porto Empedocle nel gennaio del 2011 per ingresso illegale in Italia, forse dopo essere sbarcato a Lampedusa.

Aveva abitato in Svezia

Secondo quanto apprende l'Adnkronos inoltre, Lassoued aveva vissuto in Svezia. Le due vittime dell'attacco compiuto con un kalashnikov nella serata di ieri a Bruxelles sono proprio due cittadini svedesi.

Controlli a Lampedusa

Mentre proseguono, senza sosta, gli sbarchi sull'isola di Lampedusa, con centinaia di arrivi nelle ultime ore, sono aumentati anche i controlli serrati delle forze dell'ordine nei confronti dei migranti che arrivano sulla più grande delle isole Pelagie. Anche se, come tiene a precisare la Questura di Agrigento, "i nostri controlli rispetto a quelli fatti altrove sono già molto più attenti, specie per alcune provenienze". Come si è appreso, Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Dopo una permanenza in Italia si è recato in Svezia, dove però sarebbe stato espulso. Nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato. Poi, il trasferimento in Belgio.

L'uomo sarebbe stato identificato attraverso le impronte digitali che furono prese al suo arrivo a Lampedusa dalla Questura di Agrigento. "I controlli sono da anni molto serrati", dicono ancora dalla Questura agrigentina. "Tanto che molte altre polizie di confine vengono a vedere come e cosa facciamo in Italia".

Secondo i dati del Viminale negli ultimi mesi sarebbero cambiate anche le nazionalità di provenienza dei migranti a Lampedusa. Da qualche tempo stanno arrivando soprattutto siriani, pakistani, yemeniti, bengalesi. Che di solito percorrono altre rotte. Adesso è tornato ad aumentare il flusso dalla Libia proprio con persone di queste nazionalità. "I controlli - spiegano dalla Questura - sono al massimo della possibilità tecnologica informativa".

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