Colpita una clinica di Medici senza frontiere durante i bombardamenti a Kunduz nel nord dell'Afghanistan. Sedici i morti, tra cui 9 operatori dell'associazione e 7 pazienti, che erano ricoverati in terapia intensiva. Trentasette i feriti, calcola Meinie Nicolai, presidente Msf Belgio, di cui "19 colleghi e 18 pazienti!". "Non è stato un incidente - denuncia la Nicolai -, tutti conoscevano le nostre coordinate, è una violazione del diritto umanitario internazionale, chiederemo un'inchiesta piena, trasparente e indipendente".
Secondo quanto denunciato dalla Nicolai, il bombardamento è durato oltre 30 minuti, "con una serie di attacchi ripetuti, che hanno distrutto le parti principali dell'ospedale", specializzato nella cura dei traumi e di terapia intensiva". La presidente di Msf Belgio, in un riferimento alle notizie secondo cui nella struttura erano nascosti Talebani, ha poi tenuto a precisare che l'organizzazione "ha fatto entrare solo pazienti, gente che li assisteva e staff".
Bombe sull'ospedale #MSF a #Kunduz in #Afghanistan: non conosciamo ancora l’esatto numero delle vittime. pic.twitter.com/aakIH8MfFb
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 3 Ottobre 2015
Nel condannare "nel modo più assoluto il terribile bombardamento", Msf chiarisce che "tutte le parti in conflitto, comprese Kabul e Washington, erano perfettamente informate della posizione esatta delle strutture Msf - ospedale, foresteria, uffici e unità di stabilizzazione medica a Chardara (a nord-ovest di Kunduz)".
Il bombardamento sull'ospedale di Medici senza frontiere "è continuato per più di 30 minuti da quando gli ufficiali militari americani e afghani, a Kabul e Washington, ne sono stati informati" riferisce ancora l'organizzazione.
Il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter ha dichiarato che stanno svolgendo "un'indagine approfondita" su quanto accaduto senza però confermare se l'attacco sia stato eseguito dalle forze statunitensi. "Le forze americane nel sostenere le forze di sicurezza afghane stavano operando nelle vicinanze, come i talebani", ha detto Carter in una dichiarazione specificando che l'indagine è condotta "in coordinamento con il governo afgano" e che gli Stati Uniti "continueranno a lavorare con i (loro) partner afghani per cercare di porre fine alla violenza dentro e intorno Kunduz".
Secondo il governo afghano, all'interno dell'ospedale c'erano 10 o 15 terroristi. "I terroristi sono stati tutti uccisi - ha detto Sediq Sediqi, portavoce del ministero degli Interni di Kabul, in una conferenza stampa - ma anche alcuni medici hanno perso la vita".
I Talebani afghani hanno però negato che all'interno dell'ospedale si nascondessero loro militanti. In un comunicato rilanciato dalla Bbc, i Talebani hanno descritto il raid come un attacco "deliberato" eseguito dalle "forze armate barbare dell'America".
Anche il portavoce dei Talebani, Zabiullah Mujahid, parlando con la tv satellitare al-Jazeera, ha affermato che nell'ospedale non erano presenti militanti del gruppo. "I nostri mujaheddin - ha affermato - non si facevano curare al centro di Msf, a causa di condizioni militari avverse"."Condanniamo - ha concluso Mujahid - il bombardamento dell'ospedale. Si è trattato di un attacco eseguito contro gente innocente".
"Siamo profondamente scioccati dall'attacco, che ha ucciso nostri colleghi e pazienti, e compromette gravemente la situazione sanitaria a Kunduz" ha detto Bart Janssens, direttore delle operazioni di Msf. Da quando lunedì sono scoppiati i combattimenti, Msf ha curato 394 feriti.
Quello che resta dell'ospedale #MSF a #Kunduz, l'unico centro traumatologico in tutto l’#Afghanistan nord-orientale pic.twitter.com/xeqhDjXHSD
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 3 Ottobre 2015
Bombardare un ospedale "dove si curano i feriti è un atto di violenza inaccettabile. Un ospedale è un luogo di cura che come tale va tutelato e ciò è possibile solo se gli ospedali vengono rispettati da tutte le parti in conflitto, come previsto dalle convenzioni di Ginevra" twitta Emergency ha espresso "tutta la solidarietà a Medici Senza Frontiere", condannando "fermamente l'attacco da parte delle forze Nato all'ospedale a Kunduz, in #Afghanistan".
Solidarity with @MSF. Bombing a hospital is an UNACCEPTABLE act of violence #Kunduz #Afghanistan.
— EMERGENCY ONG/Onlus (@emergency_ong) 3 Ottobre 2015
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Raad al-Hussein dichiara che il bombardamento potrebbe essere trattato come "un crimine di guerra". Quanto successo la notte scorsa, dichiara, è un atto "assolutamente tragico, ingiustificabile e possibilmente anche criminale".