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"A Bakhmut uccisi bambini e prigionieri", la confessione degli ex Wagner

Gulag.net raccoglie le testimonianze di due mercenari: "Ordini di Prigozhin"

17 aprile 2023 | 15.37
LETTURA: 2 minuti

"A Bakhmut abbiamo ucciso 20 bambini e ragazzi per ordine di Prigozhin... Ho sparato a una bambina di 5 anni...". Due ex mercenari della Wagner, la compagnia guidata da Yegheny Prigozhin, confessano massacri di civili compiuti nella zona di Soledar e Bakhmut, la città dell'Ucraina orientale da settimane fulcro della guerra, e di prigionieri di guerra, compresi 50 militari feriti.

Gulag.net, organizzazione russa per i diritti umani, ha pubblicato su YouTube il video integrale delle dichiarazioni rese da due ex mercenari. Si tratta di Azamat Uldarov e Alexei Savichev, ex detenuti che hanno lasciato il carcere perché hanno accettato di combattere al fronte. Nelle lunghe interviste, che hanno richiesto una settimana di lavoro, hanno risposto alle domande su azioni compiute su ordini diretti impartiti dai vertici della compagnia e da Prigozhin in persona. "Abbiamo fatto cose senza senso... C'era una bambina di 5 o 6 anni... Ho sparato: ci avevano detto di non risparmiare nessuno. Chi lo ha ordinato? L'ordine arrivava dall'alto. Prigozhin aveva detto di non lasciar andare nessuno: noi abbiamo eseguito l'ordine. Non doveva andarsene nessuno", ha detto Uldarov rispondendo a Vladimir Osechkin, fondatore di Gulag.net, e descrivendo la strategia che prevedeva rastrellamenti senza distinzioni negli edifici della città. "Avevamo l'ordine di sparare a tutte le persone di età superiore ai 15 anni... Quanti teeneger sono stati uccisi a febbraio? Una decina... 16-17...", le parole di Savichev.

Uldarov e Savichev sono stati presentati da Gulag.net come 'ex comandanti di unità della Wagner', reclutati nell'ambito del cosiddetto Progetto K elaborato dal presidente Vladimir Putin e da Prigozhin. Savichev, secondo i documenti esibiti nel servizio, è stato graziato a febbraio 2022. Uldarov è uscito dal carcere a marzo dello scorso anno grazie ad un provvedimento analogo.

I due uomini, ha sottolineato Osechkin, dopo aver lasciato il fronte sono tornati in patria. Nelle testimonianze, i due ex mercenari hanno fatto riferimento anche al cosiddetto gruppo dei '500', i miliziani che hanno rifiutato di eseguire gli ordini della Wagner e hanno abbandonato la compagnia.

PRIGOZHIN - Il capo del gruppo Wagner, Yevgeni Prigozhin, ha smentito le dichiarazioni dei due ex mercenari. "Nessuno spara ai civili o ai bambini, nessuno ne ha bisogno. Siamo venuti lì per salvarli dal regime sotto cui si trovavano", ha affermato Prigozhin su Telegram.

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