Giornata negativa per le Borse europee, con gli investitori spaventati dagli sviluppi della guerra in Ucraina e dal possibile aumento dei tassi di interesse in Europa per iniziativa della Bce. Nel Vecchio Continente via libera all’invio dei carri armati a Kiev da Germania e Polonia, così come dagli Stati Uniti. In America, poi, sono poco brillanti i risultati di alcune trimestrali.
Quanto alla Bce e alla Fed, la decisione sul rialzo dei tassi di interesse arriverà la prossima settimana. Intanto, sul fronte valutario, l'euro è in lieve flessione sul dollaro. Il gas è stabile sotto i 60 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam. Quanto al petrolio, invece, sale il Wti e cala il Brent.
A Milano il Ftse Mib perde lo 0,03% e chiude vicino alla parità rispetto a ieri, a 25.875,30. In salita lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 184 punti base. In diminuzione il rendimento del titolo decennale, attorno al 3,93%. Sul listino principale di Piazza Affari bene Iveco (+3,13%). La società ha comunicato oggi che Iveco bus ha firmato un accordo con l'azienda per i trasporti pubblici delle Fiandre De Lijn per la vendita di un primo lotto di 65 autobus urbani. Leonardo poi guadagna il 2,56%, A2a l’1,08%, Buzzi Unicem l’1,74% ed Erg l’1,80%.
In coda, invece, Saipem (-1,79%). Gli analisti di Citigroup hanno aumentato il target price a 2 euro. Sulla base di questo nuovo prezzo obiettivo ora gli esperti consigliano l’acquisto delle azioni. Nexi perde infine l’1,77%. (in collaborazione con Money.it)