Giornata non brillante per le Borse europee, tutte in calo. Le Piazze del Vecchio Continente scontano l'inflessibilità manifestata da alcuni componenti della Fed e della Bce nella lotta all'inflazione. In particolare il presidente della Fed Jerome Powell ha spiegato che è disposto a continuare con politiche anche impopolari pur di raffreddare la corsa dei prezzi. Questo fa capire che non ci saranno grossi ribassi sui tassi di interesse, almeno nel breve periodo. Anzi, emerge la volontà della Fed di portare i tassi sopra il 5%. C'è quindi il timore di rallentamenti economici e recessioni.
A Milano, dopo l’incontro di ieri tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la numero uno della Commissione Ursula von der Leyen, il Ftse Mib scende dello 0,08% e chiude a 25.364,61. Diminuisce ancora la tensione sui titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi scende infatti attorno ai 191 punti base. Il rendimento del titolo decennale viaggia ancora sul 4,2%.
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo i bancari, a partire da Intesa Sanpaolo (+0,97%) e Fineco (+1,17%). Bene anche Poste Italiane, che sale dell’1,17% e Iveco, in guadagno dello 0,87%.
In fondo al listino, invece, Enel (-1,16%), che ha emesso nuovi prestiti obbligazionari ibridi da 1,75 miliardi di euro. L’emissione ha totalizzato ordini per un importo pari a circa 15 miliardi di euro. Male anche Prysmian (-1,26%), Moncler (-1,48%), Campari (-1,28%), Buzzi Unicem (-1,10%), Diasorin (-1,10%) e Ferrari (-1,16%). (in collaborazione con Money.it)