Oltre 800 milioni di euro bruciati in un anno, di cui 450 solo nella fase agricola. È l’impatto che la crisi internazionale, il rialzo prezzi delle materie prime e dell’energia e gli effetti della guerra hanno avuto sulla filiera avicola italiana. A dare le stime è Unaitalia, l’associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale, durante l’assemblea nazionale "L’avicoltura italiana alla luce del nuovo contesto socioeconomico", in corso oggi a Roma, alla presenza delle principali associazioni agricole e del mondo della cooperazione.