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Pnrr, Giorgetti: "Centreremo tutti obiettivi"

Il ministro: "E' la più grande occasione sviluppo". Pichetto: "Valutare revisione"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
02 dicembre 2022 | 10.46
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"Il Pnrr è la più grande occasione di sviluppo" per l'Italia. "Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti finora e per questo abbiamo ricevuto due tranche e 55 obiettivi nel 2022 e centreremo anche questo obiettivi per chiedere terza tranche''. Così il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in occasione dell'evento sul Pnrr della GdF. ''E' un momento difficile per l'economia europea e per la prima volta l'Europa ha messo a punto strumento come Next Generation Eu e il Pnrr impone riforme della giustizia, il Codice degli appalti. Si tratta di riforme necessarie", ha sottolineato il ministro.

Il Pnrr include riforme "fondamentali" e "molto importanti che dovrebbero incidere sulla produttività e sulla competitività del sistema Italia nel medio e lungo termine'', ha quindi spiegato Giorgetti aggiungendo: ''Una caratteristica generale del Piano è, poi, quella dell’inclusività, che è declinata lungo tre dimensioni principali: parità di genere, inclusione giovanile e riduzione delle disparità territoriali. Per quest’ultimo obiettivo, in particolare, si è deciso che circa il 40% delle risorse totali attivabili con il Pnrr è destinato al Sud, per superare il divario con il Nord che è ancora troppo ampio". "Il Piano è, in estrema sintesi, la più grande occasione che abbiamo oggi per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo e rimuovere gli ostacoli che hanno bloccato lo sviluppo del Paese negli ultimi decenni, criticità che la stessa Commissione europea ha evidenziato più volte nei suoi rapporti annuali'', ha sottolineato.

''Il Piano è, in estrema sintesi, la più grande occasione che abbiamo oggi per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo e rimuovere gli ostacoli che hanno bloccato lo sviluppo del Paese negli ultimi decenni, criticità che la stessa Commissione europea ha evidenziato più volte nei suoi rapporti annuali'', ha affermato Giorgetti.

''Il Pnrr è un obiettivo strategico e stiamo lavorando con la Commissione europea. Gli obiettivi di quest'anno sono fondamentali", ha sottolineato dal canto suo il ministro per gli Affari europei, la coesione sociale e il Pnrr, Raffaele Fitto. "Il Pnrr è stato scritto prima della guerra in Ucraina, dell'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime - ha aggiunto - Dobbiamo dare risposte per accelerare la spesa e mettere a terra gli investimenti. Dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi ma bisogna tenere conto dei cambiamenti tra quando è stato progettato il Pnrr e gli avvenimenti che cambiano ormai quotidianamente''.

"La revisione del Pnrr è una revisione che, secondo me, con la Commissione europea va valutata rispetto a quello che è cambiato complessivamente: sono cambiate alcune finalità, ci siamo accorti che abbiamo alcuni punti che possono essere migliorati", ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

"Quando sono state previste le opere del Pnrr non avevamo l'8-10% di inflazione e sulle opere del nostro ministero l’effetto del maggior costo è dirompente. Ho chiesto al dipartimento Pnrr del ministero di fare una stima puntuale rispetto alle misure previste e ci dice che dai 34 mld, oggi su può ragionare sui 39 mld, 5 in più calcolando l'inflazione dell'8%", ha sottolineato.

''E' un momento di difficoltà che potrebbe continuare nel primo trimestre 2023 e l'inflazione è ancora alta, ma dobbiamo evitare la recessione in Europa. Il Pnrr è una sfida per l'Italia che ha ricevuto le maggiori risorse in Europa", ha detto Paolo Gentiloni, commissario Ue all'Economia, in occasione dell'incontro alla GdF sul Pnrr. "Il Paese ha mantenuto gli impegni e solo Italia e Spagna hanno ricevuto due tranche finanziamenti - ha aggiunto - La sfida è complicata, ma dobbiamo essere convinti della possibilità di farcela. Insomma le difficoltà sono presenti a tutti, ma completare riforme su giustizia e concorrenza sono necessarie. Commissione è pronta a collaborare con i Paesi per correggere il piano quando necessario. La crescita va colmata in Italia, dopo tanti anni dì difficoltà. La posta è alta, ma possiamo farcela''.

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