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Pensioni, Calderone: "A studio Quota 41 con Opzione Donna"

Il ministro del Lavoro sul reddito di cittadinanza: "Nessuno ha mai detto che chi non potrà lavorare verrà lasciato indietro"

(Foto Fotogramma)
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04 novembre 2022 | 18.16
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È ancora presto per ipotizzare in Legge di Bilancio una proroga di quota 102 con cui bypassare la legge Fornero ma il governo starebbe dedicando attenzione alla possibilità di introdurre 'Quota 41' insieme alla proroga di Opzione Donna e altri interventi. Così il ministro del Lavoro Marina Calderone al termine dell’incontro con le parti sociali non si sottrae alle domande dei giornalisti.

"Non ho detto che sarà prorogata 'Quota 102' ma credo che 41 anni di contribuzione possa essere un numero di riferimento anche se è ancora presto per dire in che modo con quali condizionalità. 'Quota 41' però potrebbe essere uno dei numeri che entra nei ragionamenti assieme a Opzione Donna e altri strumenti”.

Dal primo gennaio 2023 infatti occorre evitare quello "scalone previdenziale" che porterebbe con sé la riforma Fornero e che, aggiunge il ministro, "senza interventi correttivi comprimerebbe ancora più la dinamicità del mercato del lavoro". Calderone conferma poi l’annuncio del premier Meloni di voler lavorare per riconfermare alcuni interventi e per valutare come introdurre altre forme di flessibilità "ovviamente sostenibili".

Non si parla solo di riforma e flessibilità, tuttavia. "Serve intervenire anche sul sistema previdenziale complessivo per mettere ordine a tante situazioni che non sempre offrono tutele. È necessaria una riforma sistematica delle pensioni a prescindere dalla manovra di bilancio", conclude.

Rdc

"Nessuno ha mai detto che chi non potrà lavorare verrà lasciato indietro. Non credo sia questo il messaggio che si deve traferire. Invece bisogna far passare il messaggio che chi è in condizione di lavorare deve trovare la giusta collocazione; poi se ci saranno da apportare modifiche su nuovi assetti, controlli e condizionalità queste dovranno servire per migliorare le performance dell’ingresso dei lavoratori", ha detto il ministro.

"Sono ben consapevole che stiamo parlando di lavoratori che in questo momento si trovano ad aver cessato il loro contratto di collaborazione coordinata e continuativa ma è anche altrettanto vero che le Regioni sapevano che c’era una norma di legge che poneva un termine, il 31 ottobre scorso, per finire questo percorso e per avviare e completare le procedure di assunzioni da parte delle Regioni", ha poi affermato Calderone sulla questione dei Navigator. "Questa possibilità non è stata prorogata dal vecchio governo e quando ci siamo insediati abbiamo trovato questa notizia. Ma la situazione ora è che la norma non esiste e non può essere prorogata”, ha concluso.

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