L'analisi Fabi: in cima alla classifica ci sono Lombardia e Lazio, poi Campania, Puglia e Basilicata
Sfiora i 15 miliardi di euro il totale delle rate non pagate da quasi un milione di famiglie italiane: l’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi e la corsa dell’inflazione riducono il reddito disponibile e mettono in difficoltà i clienti delle banche nel rispettare le scadenze relative ai finanziamenti. Complessivamente, i crediti deteriorati delle famiglie sono arrivati, a marzo scorso, a 14,9 miliardi: si tratta, nel dettaglio, di 6,8 miliardi di mutui non pagati, di 3,7 miliardi di credito al consumo non rimborsato e di 4,3 miliardi relativi ad arretrati di altri prestiti personali. E' il quadro che emerge da un'analisi della Fabi, frutto di elaborazioni su statistiche della Banca d'Italia.
Del totale di 14,9 miliardi, 5,7 sono sofferenze, cioè credito che la clientela non rimborserà più, altri 7,1 miliardi sono inadempienze probabili, vale a dire denaro che realisticamente le banche non recupereranno, mentre circa 2 miliardi sono rate scadute, quindi posizioni debitorie meno a rischio. Le difficoltà delle famiglie riguardano soprattutto i mutui a tasso variabile, particolarmente colpiti dall’aumento del costo del denaro portato dallo 0 al 4% in 11 mesi: questa categoria di prestiti immobiliari vale in totale circa 140 miliardi e rappresenta un terzo del totale di 425 miliardi erogati.
Sul piano territoriale, in cima a questa particolare classifica, ci sono Lombardia e Lazio con un ammontare delle rate non pagate oltre i 2 miliardi. Campania, Puglia e Basilicata, Sicilia e Veneto superano il miliardo. Emilia Romagna, Piemonte e Valle D'Aosta, e Toscana restano poco sotto il miliardo. Più contenuto il valore delle somme non pagate nelle regioni più piccole come l'Umbria dove le rate non pagate ammontano a 226 milioni, la Liguria (361 milioni) e la Calabria (418 milioni).
Sul piano territoriale, i dati sul credito deteriorato divisi per regione sono sostanzialmente sovrapponibili al quadro demografico del Paese, rileva la Fabi che fotografa la mappa delle regioni italiane.
E' la Lombardia, con 2,6 miliardi di euro, la regione nella quale si concentra l’ammontare più alto di finanziamenti ammalorati, seguita da: Lazio 2 miliardi, Campania 1,4 miliardi, Sicilia 1,2 miliardi, Puglia e Basilicata 1 miliardo e 65 milioni insieme, Veneto 1 miliardo e 27 milioni, Piemonte e Valle d’Aosta 984 milioni insieme, Emilia Romagna 983 milioni, Toscana 973 milioni, Calabria 418 milioni, Marche 390 milioni, Abruzzo e Molise 372 milioni insieme, Liguria 361 milioni, Sardegna 318 milioni, Trentino Alto Adige 239 milioni, Umbria 226 milioni, Friuli Venezia Giulia 222 milioni. Quanto in particolare ai mutui, in Lombardia gli arretrati valgono 1,4 miliardi (618 milioni di sofferenze, 707 milioni di inadempienze probabili e 124 milioni di rate scadute); nel Lazio il fenomeno vale 934 milioni (327 milioni di sofferenze, 503 milioni di inadempienze probabili e 104 milioni di rate scadute); in Campania l’ammontare è pari a 614 milioni (279 milioni di sofferenze, 275 milioni di inadempienze probabili e 60 milioni di rate scadute); la cifra riconducibile alla Sicilia è pari a 549 milioni (205 milioni di sofferenze, 282 milioni di inadempienze probabili e 62 milioni di rate scadute).
Questa la mappa nel dettaglio:
LOMBARDIA. Il totale delle rate non pagate dalle famiglie in Lombardia ammonta a 2miliardi e 654 milioni. Di questi 1 miliardo e 52 milioni sono già diventati sofferenze (618 milioni da mutui e 277 milioni da altri prestiti). Le inadempienze improbabili sono 1 miliardo e 282 milioni rivenienti, per oltre la metà (707 milioni) da mutui. Le rate scadute sono pari a 320 milioni: 150 milioni nel credito al consumo, 124 milioni da mutui e 46 milioni da altri prestiti.
LAZIO. Il totale delle rate non pagate nel Lazio è pari a 2 miliardi. Le famiglie incontrano maggiori difficoltà soprattutto nel ripagare i mutui: i mancati pagamenti si attestano a circa 934 milioni. Di questi, 327 milioni già in sofferenza, 503 milioni sono inadempienze probabili e 104 milioni le rate scadute.
CAMPANIA. In Campania il totale delle rate non pagate ammonta a 1 miliardo e 434 milioni. Anche in questo caso le difficoltà maggiori si riscontrano nei mutui (614 milioni), ma è significativo anche il peso del credito al consumo (502 milioni). Per quanto riguarda i mutui, 279 milioni sono già crediti in sofferenza, 275 milioni le inadempienze probabili e 60 milioni le rate scadute.
SICILIA. Il totale delle rate non pagate in Sicilia ha raggiunto 1miliardo e 286 milioni. Le famiglie incontrano difficoltà nel sostenere i mutui (549 milioni le rate non pagate), ma anche i prestiti al consumo (443 milioni). Per gli altri prestiti risultano non pagate rate per 294 milioni.
PUGLIA E BASILICATA. In Puglia e Basilicata le rate non pagate sono pari a 1 miliardo e 65 milioni. Circa la metà - 461 milioni - per le difficoltà delle famiglie sui mutui, mentre sono 322 milioni le rate non pagate sul credito al consumo e 282 milioni quelle per altri prestiti.
VENETO. Il totale delle rate non pagate in Veneto è pari a 1 miliardo e 27 milione. Poco meno della metà, 478 milioni, riguarda i mutui che contano già 183 milioni di sofferenze, 259 milioni di inadempienze probabili e 36 milioni di rate scadute.
PIEMONTE, EMILIA ROMAGNA E TOSCANA SOTTO IL MILIARDO. In Piemonte, Emilia Romagna e Toscana le rate non pagate dalle famiglie si collocano poso sotto il miliardo. A pesare per circa la metà in Piemonte ed Emilia Romagna sono i mutui: rispettivamente per 478 milioni e 431 milioni di rate non pagate. In Toscana il mancato pagamento delle rate dei mutui pesa meno di un terzo (382 milioni), incalzato da rate non pagate per altri prestiti (369 milioni) e credito al consumo (207 milioni).