La fiducia dei consumatori scende perché quasi la metà, il 42%, riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi, mentre oltre 3 milioni di famiglie (14%) non hanno oggi reddito a sufficienza neanche per l’indispensabile a vivere. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata a commento del dato Istat sulla discesa a novembre dell'indice di fiducia dei consumatori.
Appena il 39% degli italiani vive senza affanni mentre - sottolinea la Coldiretti - piu’ della metà, il 56%, ha ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento riciclando dall’armadio per l’autunno gli abiti smessi nel cambio stagione, ma la stessa percentuale ha anche detto addio a viaggi e vacanze mentre il 47% ha dovuto rinunciare ad affrontare addirittura le spese dentistiche.
A seguire nella classifica delle rinunce si collocano - sottolinea la Coldiretti - la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 47%. Il 41 per cento degli italiani ha rinunciato all’auto o alla moto e il 40% agli arredamenti. Pesa l’addio alle attività culturali del 37% degli italiani in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi, ma anche quello ai generi alimentari (29%) che è quello che fa registrare quest’anno l’aumento maggiore (+16%). Gli italiani nei primi anni della crisi - concludono Coldiretti/Ixe’ - hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost.