Si è passati da 32 milioni di metri cubi in media degli ultimi giorni a 21. Europa sta predisponendo "piani di preparazione per l'inverno"
Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi/giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi/giorno. Lo riferisce Eni che fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi.
Nel frattempo è anche arrivato uno stop per dieci giorni alle forniture di gas dalla Russia alla Germania per lavori di manutenzione programmati al Nord Stream 1. Le forniture dovrebbero essere ripristinate alle prime ore del 21 luglio dopo l'interruzione annunciata a partire dalle 6 di questa mattina. Ma il timore è che possano non riprendere mentre prosegue la guerra in Ucraina dopo l'invasione russa. In passato lavori simili a quelli annunciati hanno richiesto dai dieci ai 14 giorni e non sempre sono stati completati entro la scadenza prevista.
Gazprom, il colosso del gas russo, ha già ridotto in modo significativo il flusso attraverso il gasdotto di 1.200 chilometri, parlando di ritardi nei lavori di riparazione attribuiti da Mosca alle sanzioni occidentali contro la Russia. Una posizione contestata dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Secondo l'Agenzia federale delle reti, il gasdotto veniva utilizzato solo per circa il 40% della capacità.
In Europa arrivano da tempo "flussi ridotti" di gas dalla Russia, con "12 Stati membri" che hanno forniture ridotte o tagliate del tutto. "La situazione è chiaramente seria e dobbiamo essere pronti per ogni evenienza", ha sottolineato l portavoce della Commissione europea per l'energia, Tim McPhie, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. L'Ue sta predisponendo "piani di preparazione per l'inverno. Dobbiamo essere pronti per ogni eventualità", conclude.
Quanto alla Germania, riconsegnando alla Russia una turbina mandata in Canada per riparazioni, non viola le sanzioni Ue: è ciò che emerge da quanto spiega Tim McPhie, che aggiunge: "Il regime sanzionatorio Ue non riguarda la tecnologia per il trasporto del gas naturale".