Prosegue la corsa verso l’approvazione del testo della legge delega per la riforma fiscale: il testo, prima di arrivare in aula al Senato, si è arricchito di ulteriori novità. Dalla linea morbida sulle sanzioni, in presenza di specifici requisiti, alla revisione degli indici sintetici di affidabilità fiscale
La riforma fiscale arriva al Senato: il testo della legge delega prosegue la sua corsa verso l’approvazione definitiva in una versione rinnovata.
Dalla linea morbida sulle sanzioni al progetto di revisione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, ISA: sono diverse le novità introdotte rispetto alla versione licenziata dalla Camera.
E infatti dopo l’ok di Palazzo Madama, il quadro delle modifiche al sistema tributario dovrà tornare a Montecitorio per il via libera. Obiettivo: arrivare al traguardo entro la pausa estiva del Parlamento, prevista intorno al 10 agosto.
Secondo la divisione dei compiti prevista, il Senato si è occupato di intervenire sulla seconda parte del testo della legge delega per la riforma fiscale in cui rientrano anche tutte le previsioni future su procedimenti e sanzioni.
Sul primo fronte, tra le novità spicca la trasformazione del graduale superamento degli indici sintetici di affidabilità fiscale in una razionalizzazione e una revisione degli stessi.
Sempre restando nello stesso perimetro, viene inserita l’intenzione di ampliare le forme di pagamento delle somme dovute: si mette in cantiere la possibilità, per i contribuenti, di utilizzare un rapporto interbancario diretto (RID) o altri strumenti di pagamento elettronico.
Per quanto riguarda il versante delle sanzioni, invece, si traccia una linea morbida per tutti coloro che si mostrano collaborativi con il Fisco.
Un sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale certificato da professionisti qualificati potrà portare benefici come la riduzione di almeno due anni dei termini di decadenza per l’attività di accertamento o l’esclusione delle sanzioni amministrative tributarie per tutti i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente, in modo tempestivo ed esauriente, “fatti salvi casi di violazioni fiscali caratterizzate da condotte simulatorie o fraudolente, tali da pregiudicare il reciproco affidamento tra l’Amministrazione finanziaria e il contribuenti”, come si legge nel testo.
Un “sistema di premialità” dovrà essere previsto anche per le sanzioni penali tributarie, in primis quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per coloro che aderiscono al regime dell’adempimento collaborativo che hanno tenuto comportamenti collaborativi e hanno comunicato in maniera tempestiva ed esauriente l’esistenza dei relativi rischi fiscali.
Rinnovato, quindi, in più punti il testo della legge delega per la riforma fiscale si appresta a raggiungere una nuova tappa.
In ogni caso non spetta all Senato l’ultima parola sul progetto di revisione del sistema tributario: essendo stato modificato nuovamente, dovrà tornare a Montecitorio per il via libera definitivo che dovrà arrivare in tempi stretti, vista la pausa estiva imminente.
Dalle ultime novità sulle sanzioni alle proposte di intervento sull’IRPEF e su altre imposte, già inserite in precedenza, bisogna specificare però che le modifiche alla normativa tracciate dal testo non diventano automaticamente concrete con l’entrata in vigore della legge delega.
Saranno i decreti legislativi ad intervenire sulle norme che regolano il sistema tributario e a rendere concreto il progetto a cui il Parlamento sta lavorando: il Governo avrà 24 mesi di tempo per adottarli e altrettanti 24 mesi dall’ultimo provvedimento approvato per eventuali integrazioni o correzioni.