Le autorità sudcoreane si mettono alla prova, prestando ascolto alle richieste provenienti dalla società civile, che da tempo chiede servizi più efficienti e maggiore trasparenza. L’”iniziativa per la trasparenza e l’etica pubblica” coinvolgerà quasi 6000 pubblici ufficiali e riguarderà da vicino i patrimoni in valuta digitale. Nell’ambito dell’operazione, infatti, i funzionari che detengono criptovalute saranno obbligati a denunciare l’entità di queste riserve e le attività di investimento a esse collegate.